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10/12/07

POESIA di NATALE

La nostalgia comprime il cuore... eccovi un po' di sodade (nostalgia) per chi passa il natale lontano da casa! A seguire l'invito a ricordarsi che mentre festeggiamo qualcuno sta pensando alla guerra... noi non vogliamo violenza, nè in questi giorni nè mai! Buon Natale! (Jorge Canifa Alves)


SODADE



Che vento è mai questo
Che così piacevole e caloroso
Va gonfiando le vele
Della mia barchetta?
Dove vuol portarmi?
E perché mi spinge con insistenza
Con quella fretta assurda
Di voler arrivare
Benché io non sia ancora partito?
Non chiedetemi, non fate domande!
Spezzate solo le mie catene!!
Mollate gli ormeggi
E lasciatemi andare
Almeno ora che il Natale
Si stringe vorticoso
E vorticoso si stringe
Intorno al mio essere e
Moltiplica di mille e mille volte
La forza di questo vento
Piacevole e caloroso
Che noi capoverdiani
Chiamiamo “Sodade”?

Sodade
Violento vento della nostalgia
Nostalgia della mia terra
Della mia gente
Gente del mio cuore
Cuore della mia terra
Sodade!

“Ohi Caboverde…”
E’ un tuo figlio che canta
Sulle tue stesse note
Sperando
Almeno nel ritorno di un eco
Per poter sopravvivere
A questo piacevole vento
A questa terribile malattia
Dalla quale
Pur non voglio liberarmi:
Sodade!

Sodade
Violento vento della nostalgia
Nostalgia della mia terra
Della mia gente
Gente del mio cuore
Cuore della mia terra
Sodade!

Natale ti odio e ti invidio
Così bello!
Così ricco d’affetti e sorprese
E sorridi alla vita e
La vita ti sorride mentre ti si stringe intorno
Giocando e scherzando
Ritrovandosi e brindando insieme
Ai soavi odori di casa propria e
Al profumo della dolcissima madre…
Ma io?
Io che sono così lontano da mia madre
Come posso abbracciare il tuo profumo
E inebriarmi dei piacevolissimi suoi odori
Suoi sapori, suoi colori, sue note, suo calore?
Io voglio abbracciarla e con lei gioire…
Natale ti odio!!
Cinico!
Vuoi spezzarmi il cuore?
Vuoi vedermi morire mentre
Sodade
Violento affonda questa mia barchetta?

Liberatemi da queste catene!

Sodade
Violento vento della nostalgia
Nostalgia della mia terra
Della mia gente
Gente del mio cuore
Cuore della mia terra
Sodade!

Terribile è la tentazione di lasciare
Questo porto così sicuro e avventurarmi
Verso questo mare tempestoso
Che mi separa dalle braccia materne…

E sono sempre più marinaio solitario
Tra la folla che mi circonda
E mi sazia di affetti e tenerezze anche
Ma io non sono che
Marinaio strapazzato
Dal pazzo e furioso vento della
SODADE

Ed è sempre troppo lontano l’Arcipelago
Per la mia barchetta
Benché io ci sia già arrivato
Prima di tutto
Con il cuore

SODADE
Spingimi ancora un po’!
Voglio arrivarci anche con i piedi!

E tu natale
Natale smettila di urlarmi alle spalle:

“Sodade
Violento vento della nostalgia
Nostalgia della mia terra
Della mia gente
Gente del mio cuore
Cuore della mia terra
Sodade!”



PISTOLE E FUCILI

Sono stato in Achada Grande
A casa di Donna Bia
Ho visto cose inimmaginabili
Sì, proprio nel regno di Donna Bia

I ragazzini infervorati
Le ragazzine a piedi nudi
Che danzavano allegramente
Tutti insieme, allegramente

Oh! Quanto fumo nella stanza
Sembrava il mondo della fantasia
E quanta birra girava ovunque
E quanto girare e girare
E stare allegri e ballare

Risate di cuore
Calici in alto
Applausi a non finire
E la gente
E la gente con il tipico calore
Di noi gente di Capo Verde
Insieme gridava forte la gente:

Oh! Il mondo sta cambiando
Ma non crollerà mai!

Pistole, spingarde e fucili
Odio, rancore e miseria
Fuggite da questa casa
Noi non vi vogliamo
Noi non lo ammettiamo
Noi non lo permettiamo

Noi unite le forze
Forti grideremo forte:

Oh! Il mondo sta cambiando
Ma non crollerà mai!

Il mondo sta cambiando
Perché tanta malvagità
In questo che è solo un istante?

Sono stato in Achada Grande
A casa di Donna Bia
Ho visto cose inimmaginabili
Sì, proprio nel regno di Donna Bia

Donna Bia, Donna Bia
Bella festa, quanta allegria, gioia
Dammi la mano donna Bia
E fammi ballare, fammi sballare!

Com’è più bello divertirsi
Invece che…

Pistole, spingarde e fucili
Odio, rancore e miseria
Noi non vi vogliamo
Noi non vi vogliamo
Noi non vi vogliamo!

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE
J. Canifa Alves, l'On.le M. Monteiro, l'On.le Frias, l'On.le Sousa, rappresentante Caritas F. Pittau

Un libro può salvare la vita

  • edgar allan poe - racconti
  • Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di solitudine
  • Isabel Allende - il piano infinito
  • Luis Romano - famintos
  • Michael Ende - la storia infinita

MONDO MIGRANTE

Los Angeles – Charlize Theron è diventata cittadina americana. Ad annunciarlo la stessa attrice durante il David Letterman Show: “ho sempre desiderato essere cittadina americana, ma loro non volevano accettarmi… Ho dovuto studiare. Inoltre era difficile non pensare a qualche trucco all’esame, come quando a me, di madrelingua inglese e sudafricana, è stato dato un foglio e mi è stato chiesto di scrivere correttamente la frase: è una giornata di sole”.

Un premio Oscar all’ umorismo americano… ma si diamo loro anche un “Tapiro d’oro”.

Le rivoluzioni non necessariamente rappresentano delle soluzioni... sicuramente ti danno linfa vitale!

RAIZ-LONGE

RAIZ-LONGE
dietro: Benny Hopffer Almada, Giovanni Mone, Alfredo Pierantozzi; al centro: Marta Poretti, Viviana Alves, Jorge Canifa Alves, Cateline Hopffer Almada, Lorena Salvatori, Walter do Rosario; in basso: Hamdi Dahir, Linda Evora, Aderico Brito.