SABATO ECOLOGICO
MOMENTI VERDI
(di Bernardo Mazzeranghi)
MOMENTO SFERICO
(di Jorge Canifa)
La spazzatura che ingombrava da mesi
il lungo viale alberato e il perimetro del campo di calcetto del centro Eta Beta,
ha appena esalato l'ultimo respiro e gli spinosi cardi... abbassate le teste in
segno di dovuto rispetto... mentre il sole se la ride di cuore sfidando un
pallone arancione: trofeo meritato per una mattinata in cui quaranta minori
bengalesi hanno restituito splendore ad un quartiere a suon di pale e scope.
E' l'inizio di un torneo di calcio
che i ragazzi sognavano da tempo che li ha visti prepararsi con impegno... per
loro la sfida è importante, si affronteranno tra di loro, sfideranno i ragazzi
del quartiere con i quali in passato hanno avuto screzi, ma soprattutto si
confronteranno con gli operatori del centro dove essi risiedono: C.P.A. Eta
Beta. La sfida più importante sarà questa, dove avranno la possibilità di una
piccola rivincita morale contro i quali ogni giorno, in qualche modo, devono
rendicontare qualcosa: dal cibo, ai documenti... alle loro uscite e rientri! E'
un po' un nano che sfida un gigante... timore reverenziale... comunque la
ricerca di un riscatto.
L'entusiasmo è alle stelle e
l'impegno è tanto... qualche momento di tensione ma... ma sta nel gioco... ci
tengono tanto e non vogliono far brutta figura.
E' bello! Bello davvero vedere che i
giovani del quartiere accettino volentieri la sfida e con una certa umiltà sono
disposti anche a mettersi da parte per lasciar giocare i ragazzi del centro...
è bello, bello vedere anche altri ragazzi, oramai fuori dal centro perché
maggiorenni, ritornare a nuotare nello stesso stagno che ora non appartiene più
a loro. E' bello vedere come i giovani riescano a superare le loro angustie
quotidiane, le loro ansie e timori di tutele non giunte, di maggior età alle
porte insieme all'incertezza del domani e a trovare quel che è quasi serenità
nel mezzo di una tempesta.
E' bello, infine, vederli gioire, stringendo una coppa in
mano rincorrendosi al tintinnio delle loro medaglie appese al collo... può sembrare
poco... ma non per chi ha abbandonato le certezze della vita, gli amici, il
proprio paese, la famiglia in cambio di un grande, ben visibile "punto
interrogativo".