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25/01/09

letteratura

Libreria Fanucci
venerdì 30 Gennaio, ore 19
Aperitivo interculturale con...

gli scrittori: Igiaba Scego e Jorge Canifa Alves

e la drammaturga: Jessica Costa Moreno

Torniamo a confrontarci con il sempre più attuale tema dell'intercultura... lo leggeremo tra le pagine di due autori di seconda generazione e lo ascolteremo nei brani di una piece teatrale della drammaturga capoverdiana.

attualità letteratura teatro culture dal mondo

vi aspettano


libreria fanucci
Piazza Madama, 8
00186 Roma
tel. 06 68 611 41
email: info@libreriafanucci.it

20/01/09

The Inauguration Day

Di Jorge Canifa Alves

Il fiore nero della speranza


Ho fatto un sogno, Martin!
Nel momento in cui tutto crollava:
dalle illusioni, ai grattacieli
dalle banche, agli ideali
e si aprivano voragini di guerre infami
e occhi di bambini piangevano ovunque
HO VISTO UN FIORE NERO
TRIONFARE TRA LE MACERIE…

Quel sogno è anche mio, Amilcar!
Quel fiore è anche mio, fratello!
Quel fiore è il sogno del mondo intero!
In quel fiore riponiamo la speranza
Che ci sia luce anche nella notte buia
Che ci sia vita anche nella morte eterna
Che ci sia un “Yes, We Can” dentro l’impossibile!

Ho fatto un sogno, Martin!
Ho fatto un sogno, Amilcar!

E straordinario è apparso Sirio,
la stella del Nuovo Giorno
nel momento in cui aperti gli occhi
ci ha mostrato quel nero fiore che già
profuma di storia e di realtà.

The black flower of hope

I had a dream, Martin!
When everything collapsed
illusion, skyscrapers
banks and ideals
and opened chasms of infamous wars
and eyes of children crying everywhere
I HAVE SEEN A BLACK FLOWER
TRIUMPHED OVER DESTRUCTION ...

That is my dream, Amilcar!
This flower is also my brother!
That flower is the dream of the whole world!
that the flower where we put the hope
that there is light even in the dark night
that there is life even in death eternal
that there is a "Yes, We can" into the impossible!

I had a dream, Martin!
I had a dream, Amilcar!

And overtime has appeared Sirius,
the star of the New Day
when they open our eyes
showed us that black flower
that already smells of history and reality.

黑花的希望
做了一个梦,马丁!错觉当一切崩溃,银行和摩天大楼的理想和开放裂隙的臭名昭著的战争和儿童眼睛哭我到处都看到了黑花战胜了破坏...这是我的梦想,阿米尔卡!这花也是我的兄弟!这花是梦想整个世界!的花,我们把希望有光线,即使在漆黑的夜里,有生命,即使在死亡永恒的,有一个“是,我们可以“到不可能,我做了一个梦,马丁!我有一个梦想,阿米尔卡!和加班费天狼星出现,天星的新的一天当他们打开我们的眼睛我们表明,黑花已经气味的历史和现实。

السوداء زهرة الأمل كان لدي حلم ، مارتن! عندما انهار كل شيء من الوهم ، والمباني العالية من قبل البنوك ، والمثل العليا ، وفتح هوة الشائن من الحروب وعيون الأطفال يبكون في كل مكان رأيت السوداء زهرة انتصار تدمير... وهذا هو حلمي ، اميلكار! هذه الزهور أيضا أخي! زهرة وهذا هو حلم العالم بأسره! وهذا وضع الزهور على أمل أن هناك ضوء في الظلام ، حتى أن هناك ليلا وحتى في الحياة الأبدية وفاة تشي ثمة نعم يمكننا في المستحيل! كان لدي حلم ، مارتن! كان لدي حلم ، والعمل الإضافي اميلكار ظهر سيريوس ، وكان نجم اليوم الجديد عندما نفتح أعيننا تظهر لنا أن زهرة سوداء التي سبق أن رائحة التاريخ والواقع.

Negru floare de speranţă
am avut un vis, Martin! Când totul sa prăbuşit de la iluzie, de mare creştere clădiri de către bănci, a idealurilor şi a deschis chasms infamantul de războaie şi ochii de copii plâns peste tot am văzut negru floarea de triumful distrugerea... Acesta este visul meu, Amilcar! Aceasta floare este, de asemenea, fratele meu! Asta floare este visul din întreaga lume! Asta floare pune în speranţa că nu există lumină, chiar şi în întuneric de noapte că nu există viaţă, chiar şi în moarte veşnică Che există o "Da, putem" în imposibil! Am avut un vis, Martin! Am avut un vis, ore suplimentare Amilcar Şi a apărut Sirius, steaua a noua zi, atunci când au deschis ochii noştri ne-a arătat că negru floare care miroase deja de istorie si de realitate.

17/01/09

GAZA

Una striscia di sangue che segna la vergogna degli esseri umani!
Chi ha ragione? Chi ha torto?
Penso solo a quelle anime innocenti, quegli occhi di quei bimbi che non vedono un futuro perchè alcuni coglioni chiamati Esseri Umani Adulti si divertono a tappare loro gli occhi, a negare loro un futuro, a stritolare nel terrore i loro sogni, la loro voglia di crescere e di sorridere.
Violenza. violenza... sempre pronti ad alzare la voce, mai l'intelligenza di soffermarsi sui propri passi e dire: "cosa sto facendo?"... e questa sarebbe la specie evoluta, la specie intelligente superiore a tutte le altre speci viventi? Scusate se ho i miei dubbi su questo? Nessun essere vivente si aacanisce con tanta violenza e cattiveria contro esseri innocenti, bambini, che non sanno neppure perchè quegli idioti, quei coglioni, quegli E.U.A. si cimentano in questo crudele gioco al massacro...
Nessuna giustificazione per i signori della guerra... sono da condannare e basta, alla stessa stregua dei pedofili (allo stesso modo distruggono l'anima di un bambino... per sempre!!!!!), alla stessa stregua di tutti i criminali!!!!

10/01/09

Sguardo Capoverdiano su Garbatella


UNO SGUARDO CAPOVERDIANO SULLA GARBATELLA

di Francesca Vitalini


Intervista a Jorge Canifa Alves, scrittore africano, che ha reso protagonista il quartiere romano in un suo racconto di recente pubblicazione.


“ […] Garbatella…il mio primo vero amore! Per anni, per me, parlare di Garbatella era parlare di Roma…E’ il primo quartiere che ho scoperto quando, un quarto di secolo fa, sono arrivato nella Capitale…Venticinque anni e ancora per molti sono uno straniero…Per questo quartiere no!”.

Sono alcuni passaggi di “Itinerari”, un racconto del libro Lo sguardo dell’altro. Antologia di scritture migranti, edito recentemente da Mangrovie.

L’autore è Jorge Canifa Alves, scrittore nato nelle isole di Capo Verde nel 1972 ed arrivato a Roma piccolissimo, al seguito della mamma, alla fine degli anni ’70. Nel corso del tempo ha arricchito la sua passione letteraria con quella teatrale e politica, portando sulle scene rappresentazioni a carattere interculturale e divenendo vice presidente della Consulta per l’immigrazione nel quinto Municipio. Attualmente, è presidente di Tabanka onlus, un’associazione che si occupa di instaurare un dialogo culturale tra Italia e Capo Verde.

Il giornale lo ha intervistato, curioso di conoscerlo.

Perché la Garbatella è la protagonista di un tuo racconto?

Ho voluto renderle omaggio! E’il primo quartiere di Roma che ho conosciuto, qui ho abitato per diverso tempo una volta arrivato in Italia e mi è rimasto dentro il suo ricordo anche quando, mesi dopo, sono andato ad abitare in provincia di Roma.

Posso dire che nei miei ricordi di bambino la Garbatella e Roma sono un tutt’uno. Crescendo ho avuto modo di rivivere il rione, ma mai in profondità finché mi sono fidanzato con una ragazza del quartiere che mi ha aiutato a scoprirne le bellezze architettoniche e la ricchezza e la magia delle sue storie, un bagaglio formidabile - talvolta tramandato solo oralmente purtroppo - per chi, come me, lavora con la fantasia. E nel racconto mi è piaciuto parlare di alcuni personaggi che qui hanno vissuto o ci sono passati, proprio come ho fatto io.

Tra questi personaggi ci sono anche dei migranti

Trovo straordinario il parallelismo tra i vecchi abitanti del quartiere e i “nuovi” migranti, ossia quelli che giornalmente arrivano in Italia. Condividono le stesse esperienze: sono persone che hanno abbandonato qualcosa di caro o il paese di origine per andare a vivere in zone che non conoscono, spesso periferiche, prive di servizi e dove più facilmente esplodono problematiche sociali, con un unico obiettivo, migliorare la condizione di se stessi e degli altri. La popolazione di Garbatella è riuscita a costruire la Roma dei primi del ‘900, mi auguro che anche i nuovi migranti sappiamo far crescere la Roma di oggi.

Nel tuo racconto c’è anche un forte interesse per i personaggi femminili

Si, i personaggi femminili fanno parte della mio interesse letterario. Quando ho iniziato a scrivere ho trovato come modelli privilegiati mia madre e le mie sorelle ed un racconto incentrato su mia madre – La casa di acqua – ha vinto un premio al concorso sulla letteratura migrante EKS & TRA. Mi piace parlare della realtà femminile, quindi, perché sono vissuto in questa realtà.

Inoltre, nel racconto parlo di Beatrice Cenci, un personaggio che in varie forme mi ha accompagnato finora, affascinandomi.

Un tema trattato è il rapporto tra Garbatella e Capo Verde. Da cosa nasce questo parallelismo?

Ho voluto contrapporre la frenesia alla coltivazione dei rapporti umani. Penso che a Garbatella, differentemente da quanto capita negli altri quartieri di Roma, il tessuto sociale è molto vivo e non si ha difficoltà a fermarsi per strada per scambiarsi un “Buongiorno” o un “Come stai?” o a conoscere chi vive nel proprio palazzo.

Questo rapporto tra le persone lo ho vissuto tanto tempo fa a Capo Verde, dove è importante scambiare due chiacchiere con le persone.

Il racconto tratta anche altri temi che non vogliamo svelare, ma dove è possibile trovare l’antologia?

In alcune librerie e per una lista è possibile consultare il sito della casa editrice che è http://www.mangrovie.net/; nel quartiere, invece, si può trovarlo da Enzo, l’edicolante della Regione Lazio. Si può anche consultare il mio sito che è www.canifa.blogspot.com

07/01/09

Il sindaco di Roma da i numeri

I muri dei palazzi sono coperti da scritte, slogan che gridano: ! NUMERI DI ALEMANNO e a seguire, in evidenza ciò che rappresentano questi numeri, cosa vogliono dire questi numeri alla città, ai suoi cittadini... Beh, l'ultimo manifesto che ho visto sottolineava: "i numeri di alemanno: 6216 espulsioni nel 2008... Roma torna a vivere!!!!"

Oltre che dare i numeri, a quanto pare, il sindaco ricopre la città di scritte infamanti, ricopre di vergogna la città caput mundi (perchè in essa si incontra il mondo!), vela di razzismo la capitale italiana! Si prende in gloria e si loda il fatto che la città torna a vivere grazie alle espulsioni... una politica quinid ancora puntuale e pungente contro "gli altri", contro l'immigrato. Come se tutti i mali dipendessero da loro!!! La sicurezza della città dipende dalle espulsioni, sembra dire. Più espulsioni, uguale più sicurezza! Andateglielo a dire alla ragazza della Fiera di Roma violentata da ragazzi bene romani... andatelo a dire ai turisti olandesi seviziati mesi fa...

Caro sindaco di Roma, se vogliamo dare i numeri diamoli per bene... diamoli quando abbiamo risolto il problema del traffico che uccide la città, diamoli quando non si rischierà più di affogare in strada dopo una giornata di pioggia, diamoli quando 2300 laureati saranno stabilizzati con una paga pari ad almeno 1/10 del suo stipendio (di lei sig.r sindaco) e non costretti a lavorare il doppio di suo padre o di sua madre per portare a casa meno della metà dello stipendio del proprio genitore... diamoli solo allora, altrimenti si rischia di essere il rappresentante di se stessi e non di tutti i cittadini che anche stranieri lavorano e vivono onestamente in questa meravigliosa città danneggiata da certi manifesti ipocriti e razzisti!!!

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE
J. Canifa Alves, l'On.le M. Monteiro, l'On.le Frias, l'On.le Sousa, rappresentante Caritas F. Pittau

Un libro può salvare la vita

  • edgar allan poe - racconti
  • Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di solitudine
  • Isabel Allende - il piano infinito
  • Luis Romano - famintos
  • Michael Ende - la storia infinita

MONDO MIGRANTE

Los Angeles – Charlize Theron è diventata cittadina americana. Ad annunciarlo la stessa attrice durante il David Letterman Show: “ho sempre desiderato essere cittadina americana, ma loro non volevano accettarmi… Ho dovuto studiare. Inoltre era difficile non pensare a qualche trucco all’esame, come quando a me, di madrelingua inglese e sudafricana, è stato dato un foglio e mi è stato chiesto di scrivere correttamente la frase: è una giornata di sole”.

Un premio Oscar all’ umorismo americano… ma si diamo loro anche un “Tapiro d’oro”.

Le rivoluzioni non necessariamente rappresentano delle soluzioni... sicuramente ti danno linfa vitale!

RAIZ-LONGE

RAIZ-LONGE
dietro: Benny Hopffer Almada, Giovanni Mone, Alfredo Pierantozzi; al centro: Marta Poretti, Viviana Alves, Jorge Canifa Alves, Cateline Hopffer Almada, Lorena Salvatori, Walter do Rosario; in basso: Hamdi Dahir, Linda Evora, Aderico Brito.