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20/02/13

Kronos

KRONOS   freccia d'oro
Kronos ‘90” è una selezione di poesie scritte, la maggior parte, negli anni ’90. Comprende tre quadri di tre colori differenti: il bianco, il grigio e il nero. Questo trittico è composto da quattro temi: una selezione de “Le Nuvole”; da “L’Onda” e “Le Tentazioni” ed, infine, da “VersAFRICAndo”.
“Le Nuvole” nascono nell’adolescenza tirate su dal solo desiderio di liberare la mia anima poetica. Esse sanno molto di classicismo greco, latino, di neoclassicismo, di romanticismo, e di quant’altro poteva offrirmi la mia cultura classica; la mia anima “bianca”... rappresentano la ricerca di qualcosa di indefinito, forse anche, imitazione. Esse sono la leggerezza dell’anima rivestita di pizzi e merletti. Belle a vedersi, da sentire ma… fredde, come il marmo… senza la mia anima tropicale, dove ogni giorno si tiene una festa piena di allegria, colori, sapori, musica… Ecco mi stavo trasformando in un Leopardi, senza macchie africane!
Un giorno andai a trovare la mia amica scrittrice Cristina Ali Farah, parlammo di tutto: letteratura, cinema, Giuliano, università, la guerra in Somalia e… anche di suo figlio, Arun, che all’epoca aveva nove anni! E fu lui a colpirmi con un suo concetto semplice, come lo sono i concetti dei bambini, e profondo come il pensiero di un vecchio saggio: “Io sono il principe dei Grigi!” Cosa voleva dire in quei suoi nove anni? Che era uno baciato dalla sfortuna? No, lui non era bianco come i suoi compagni di scuola, ma non era neppure nero come gli africani che vedeva in strada. Lui era entrambi i colori che uniti davano il “Grigio”, e poiché li aveva tutti e due poteva essere entrambi contemporaneamente. Essere “grigio” era una fortuna… da quell’incontro la mia testa avrebbe iniziato a pensare in “Grigio”… rotti gli argini del classicismo mi ritrovai a sperimentare la via del libero verso mentale. Cominciavo ad entrare nel mio continente di nascita, con una nuova idea ritrovare l’Africa senza abbandonare l’Europa. Una bella “tentazione” non c’è che dire! E cavalcai “l’onda” del dualismo tipico del “figlio” della migrazione, della seconda generazione: “cosa sono? Né carne, né pesce o entrambi?”…

15/02/13

CAPO VERDE UN LUOGO A PARTE


CAPO VERDE UN LUOGO A PARTE

Storie e musiche migranti di un arcipelago africano


di Marco Boccitto

Giovedì, 21 febbraio 2013 - ore 18.30
Fandango Incontro
Via dei Prefetti, 22 - Roma
Per info: 06 76962014 - 06 97276614

Insieme all’autore
le immagini di Marzio Marzot
le parole di Jorge Canifa
la mediazione culturale di Maria De Lourdes Jesus
e la partecipazione sonante di Adão Ramos & Som d’Ilhas


(Febbraio 2012, Collana Scritti traversi Isbn 9788895688862, pp. 190, prezzo € 12,90 Exòrma Edizioni: www.exormaedizioni.com)

“Capo Verde non è un granché verde, ma colori ne avrebbe da vendere. Oltre ai gialli che crepitano a terra e gli azzurri soprastanti, a intrigare  è l’indiscriminata proliferazione di sfumature assunte dalla pelle dei capoverdiani di generazione in generazione”

Capo Verde è un arcipelago di dieci isole dove non piove mai. Isole dal cuore africano davanti a un dito di spelacchiata terra senegalese che le indicava già ai navigatori portoghesi del Cinquecento. Nel tempo, dalle isole di Capo Verde, l'emigrazione ha sparpagliato nel mondo molta più gente di quanta ne sia rimasta; e con la gente, la musica.

Questo libro racconta la musica capoverdiana, la sua storia e i suoi colori. La voce della "diva a piedi nudi" Cesária Évora, la poesia di Eugénio Tavares, B. Leza, Bana e tutti gli altri. Un viaggio narrato tra ritmi e canzoni che racconta della morna, del "poeta senza tante parole", di finaçon e coladera, della colonna sonora di Capo Verde oggi.

Marco Boccitto giornalista, conduttore radiofonico e mischiadischi itinerante. Da sempre si occupa di culture e musiche «del mondo»

Ufficio Stampa  - Elena Giacchino
cell. 340 26 82 776

10/02/13

NOS MORNA

La Morna, musica nostalgica e melanconica, la fa da padrona con i suoi ritmi lenti che riportano alla mente i temi trattati: l’esilio e l’emigrazione. Questa è l'espressione più alta di dolore e di sofferenza del popolo capoverdiano e, probabilmente, è il genere più antico. In essa si trova racchiuso tanto il dolore fisico legato al tempo della schiavitù quanto quello emozionale della sofferenza per la partenza, la nostalgia per i luoghi e gli affetti cari che il migrante lascia senza sapere quando sarà possibile il ritorno.
Le origini della morna si perdono nella notte dei tempi; sembra, comunque, che...








da http://www.studiospinapolice.it/&magazine/Flipbook%20III%202012/HTML/index.html#/48/zoomed

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE
J. Canifa Alves, l'On.le M. Monteiro, l'On.le Frias, l'On.le Sousa, rappresentante Caritas F. Pittau

Un libro può salvare la vita

  • edgar allan poe - racconti
  • Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di solitudine
  • Isabel Allende - il piano infinito
  • Luis Romano - famintos
  • Michael Ende - la storia infinita

MONDO MIGRANTE

Los Angeles – Charlize Theron è diventata cittadina americana. Ad annunciarlo la stessa attrice durante il David Letterman Show: “ho sempre desiderato essere cittadina americana, ma loro non volevano accettarmi… Ho dovuto studiare. Inoltre era difficile non pensare a qualche trucco all’esame, come quando a me, di madrelingua inglese e sudafricana, è stato dato un foglio e mi è stato chiesto di scrivere correttamente la frase: è una giornata di sole”.

Un premio Oscar all’ umorismo americano… ma si diamo loro anche un “Tapiro d’oro”.

Le rivoluzioni non necessariamente rappresentano delle soluzioni... sicuramente ti danno linfa vitale!

RAIZ-LONGE

RAIZ-LONGE
dietro: Benny Hopffer Almada, Giovanni Mone, Alfredo Pierantozzi; al centro: Marta Poretti, Viviana Alves, Jorge Canifa Alves, Cateline Hopffer Almada, Lorena Salvatori, Walter do Rosario; in basso: Hamdi Dahir, Linda Evora, Aderico Brito.