SOStieni il mio blog


With your help, I can continue to provide free information on the Web.



19/10/16

CONTRACT di GUENNY PIRES




IL FILM “CONTRACT” DI GUENNY PIRES ALL’AMBASCIATA DEL BRASILE A ROMA Martedì 25 ottobre 2016 alle ore 16.30, a Roma, presso l’Ambasciata del Brasile (Piazza Navona 18, Palazzo Pamphili), verrà proiettato il film CONTRACT (2009, USA) di Guenny K. Pires (in inglese con sottotitoli in portoghese). Prima e dopo la proiezione, il regista - capoverdiano da anni residente in California - sarà in collegamento con il pubblico via skype da Los Angeles. Segue aperitivo con una breve presentazione del libro IL VIAGGIO DI JOANA di Simone Maria Da Conceição (Graus Editore, Premio L'Iguana 2016), e letture di brani musicati a cura del cantautore Ciro Formisano e dell’attrice Melania Mollo. 

L’evento è inserito nel programma dell’“OTTOBRE AFRICANO”, è proposto da NCC-CCN (Network Cultural Cabo-verdiano/Cape verdean Cultural Network) ed ha il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Capo Verde e dell’Ambasciata del Brasile in Italia. Ingresso libero a esaurimento posti. Info: 338.9659449 - 338.3733845 

CONTRACT è un “docudrama” scritto, diretto e prodotto da Guenny Pires, che narra la storia di migliaia di lavoratori migrati dalle isole di Capo Verde verso l’altra colonia portoghese di São Tomé e Príncipe nel corso dell’800 e del ‘900. Uomini e donne che vennero brutalmente utilizzati - sotto contratti pesantissimi - nelle piantagioni di caffè e cacao. Dopo decenni di sfruttamento disumano, neppure si dava loro la possibilità di tornare nella terra da cui provenivano. E’ questo un aspetto pressoché sconosciuto della dolorosa diaspora africana, a cui Guenny Pires da tempo dedica la propria attività. Al centro del racconto di CONTRACT c’è la famiglia dello stesso regista. “Con il mio film - dice Guenny Pires - ho cercato di documentare un’esperienza umana emotivamente fortissima che è anche una storia di schiavitù: la storia personale di mio zio, che era tra gli emigrati messi sotto contratto a São Tomé e Príncipe. Partito inseguendo un sogno, presto si era ritrovato in incubo, con un contratto che gli assicurava meno di 50 centesimi al giorno e una vita in condizioni peggiori della schiavitù. A 44 anni dalla sua partenza, si riunisce con il resto della famiglia di nuovo a Capo Verde. Un privilegio che non toccò a molti”. CONTRACT ha debuttato al PAFF (Pan African Film Festival) di Los Angeles nel 2010 dove ha vinto il premio del pubblico come migliore documentario. E’ stato premiato come miglior documentario al Roxbury International Film Festival di Boston nel 2010, all’Africa House Film Festival di Los Angeles nel 2012, al Cape Verde International Film Festival nel 2013. Ha partecipato a numerosi festival e rassegne in USA, Canada, Germania, Olanda, Grecia, Lussemburgo, Austria e Capo Verde.

16/10/16

Coraçao do Atlantico

Atlantic Heart (2016) Review: A Heartfelt Tail By Andrew Murray Atlantic Heart is one of only three films to emerge from the islands of Cape Verde off the Norwest coast of Africa. It is also the directorial debut of Govanhill born Robbie McCallum which makes Atlantic Heart a truly unique piece of cinema. On its surface, Atlantic Heart is a heart-warming and powerful coming-of-age tale about an adolescent boy, Lucas (played by Elton Madina dos Santos), and his puppy called Lucky set against the vibrant background of the Mardi Gras Carnival as Lucas learns what it means to grow-up to become an adult. Lying just beneath the song and dance, however, sits a darker reality of life on the island within its backstreets and bars of prostitution, violence and cruelty which we experience through Lucas’s untouched innocence whilst he holds onto his childhood dreams of a better life for himself and his sister Telma (played by Aurizanta Monteira). McCallum does not shy away from the harsh consequences of the everyday struggles of life on the island; he harnesses them to create a wide range of emotional pay-offs as we watch Lucas cope with his difficult situation where we must share in his pain, grief, and anguish but also be elevated alongside him when he is able to prevail through the darkness that surrounds him. Atlantic Heart is a reflection of the harsh reality faced by so many but it is also a message of optimism and hope that resonates deeply within the viewer. It assures us not to give up and to always hold on to our childhood dreams tightly never to lose sight of them. As a directorial debut, McCallum’s vision is beautifully realised with stunning cinematography by PJ Palomaki that simultaneously captures the natural beauty of Cape Verde’s landscape and the grandness of its wealthier and more prosperous areas alongside the desolate and deprived areas that Lucas wanders through. Combined with a minimalistic but affective score of plucky ukuleles and sombre piano by The Insects, the world and emotions that fill Atlantic Heart become a tangible and crucial aspect of the film which never fails to connect with the audience in meaningful ways. A large part of Atlantic Heart’s success stems from Santos’s excellent performance that carries the film on its own. Lucas is a boy that cares for everyone close to him. He is innocent and loving but as the harsh realities of life sink-in after the disappearance of Lucky his innocence gradually starts to erode. Santos is able to capture his role as a young boy who has to struggle to hold onto his childhood whilst the world and everyone around him tries to rip it away from him. This is due largely to Lucas being such a well-written and relatable character who only wants his family to be happy. His strife is aided by a superb supporting cast who have all but lost their last remnants of the innocence that Lucas so desperately wants to hold on to. Ignored by his family and looked down upon by others, it falls to Lucas to undertake the task of finding Lucky alone – and in turn finding himself. Atlantic Heart is a truly unique cinematic experience that is utterly entertaining and emotionally powerful throughout its entirety. It will have you smiling gleefully during its opening sequences and then leave you gasping in awe later. It is honest, beautiful, and a truly heartfelt creation that makes for a genuinely impactful and unmissable cinematic experience.

14/10/16

Una famiglia diversa



Vignetta  di Agim Sulay.

"Fa una pernacchia per dar loro una risposta.

Dall'altra parte risponderà un terremoto.

Tu alza le spalle e sii felice."

     Sono le ultime parole di quella pazza di mia nonna... stavamo giocando a scacchi, una sera d'agosto di qualche anno fa. Eravamo nella stanza dell'ospedale dove era ricoverata da alcuni giorni. Il lago, che si allungava sotto di noi, andava argentandosi silenziosamente. Mia nonna mosse il Cavallo e mi mise sotto scacco il Re, sorrise serenamente per qualche secondo, poi, si spense insieme al sole.

Guizzanico era un posto incantevole e piacevole da viverci, solo che era troppo stretta e chiusa per me, così all'alba della morte di quella pazza di mia nonna, insieme alla quale riuscivo a superare le difficoltà della vita con una risata, decisi che era giunto il tempo di lasciarsi le paure alle spalle e di partire per il mondo.



     Fu a Sal, un'isola sperduta nell'Atlantico, all'interno de  O Pirata che incontrai Elisa... una sera di febbraio di due anni dopo il mio esodo volontario da Guizzanico... (continua su Italian comics )

Mi scappa di vivere

foto di Saba Anglana. 
E' arrivato l'autunno con il suo freddo che ti accarezza la pelle ma che ti lascia girare per casa in maniche corte.
E' arrivato l'autunno con i suoi colori straordinari e moltipli e multietnici che esploderanno ora ovunque negli spazi, specialmente quelli montani dove il verde perde di essere il dominatore assoluto e il rosso, il giallo, il marrone in tutte le loro sfumature daranno un tocco artistico a quegli spazi dove l'uomo non ha ancora dettato la parola cemento.
Ed è qui che scappa di vivere... prendo al balzo questa frase di SABA ANGLANA e la lancio oltre la gabbia per vederla distendersi oltre il torpore dei muscoli, la tristezza dei volti che credono in una sola stagione, oltre i raggi bassi del sole, le sinapsi difettose e le valvole fallaci... Mi scappa di vivere e lo faccio così a modo mio come spumeggia Saba Anglana, come farà quel folletto di Dario Fo anche ora che non c'è più, magari suonando insieme al nuovo re del Nobel: Bob Dylan, una chitarra elettrica un' ESTATE vivaldiana, così tanto per prepararci all'autunno e a questa voglia de vivere multicolore.

Roma va in CORTOCIRCUITO

CABO VERDE INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE
J. Canifa Alves, l'On.le M. Monteiro, l'On.le Frias, l'On.le Sousa, rappresentante Caritas F. Pittau

Un libro può salvare la vita

  • edgar allan poe - racconti
  • Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di solitudine
  • Isabel Allende - il piano infinito
  • Luis Romano - famintos
  • Michael Ende - la storia infinita

MONDO MIGRANTE

Los Angeles – Charlize Theron è diventata cittadina americana. Ad annunciarlo la stessa attrice durante il David Letterman Show: “ho sempre desiderato essere cittadina americana, ma loro non volevano accettarmi… Ho dovuto studiare. Inoltre era difficile non pensare a qualche trucco all’esame, come quando a me, di madrelingua inglese e sudafricana, è stato dato un foglio e mi è stato chiesto di scrivere correttamente la frase: è una giornata di sole”.

Un premio Oscar all’ umorismo americano… ma si diamo loro anche un “Tapiro d’oro”.

Le rivoluzioni non necessariamente rappresentano delle soluzioni... sicuramente ti danno linfa vitale!

RAIZ-LONGE

RAIZ-LONGE
dietro: Benny Hopffer Almada, Giovanni Mone, Alfredo Pierantozzi; al centro: Marta Poretti, Viviana Alves, Jorge Canifa Alves, Cateline Hopffer Almada, Lorena Salvatori, Walter do Rosario; in basso: Hamdi Dahir, Linda Evora, Aderico Brito.