
testo di JORGE CANIFA ALVES
Malvina scivolava dolcemente dentro il mondo onirico di Terenzio.
Accarezzava i sensi e dipingeva l'anima ora di un rosa tenue, ora di un
verde cinabro, ora di un blu cobalto, ora di un bel giallo Napoli, ora
di... click!
Terenzio aveva allungato la mano e spento la radiosveglia... tuttavia
Malvina era rimasta ancorata in un angolo remoto del suo cervello e
continuava ad aprire delle piccole scatole impilate una dietro l'altra,
sul confine del sonno... continua su Mostro Alfonso
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