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11/12/09
ALTRI
di Antonella D’Arma
Intervista a Jorge Canifa Alves,
presidente di Tabanka Onlus, associazione promotrice del progetto teatrale Outsiders
05/12/09
Seminario Diaspora Africana a Roma
L’Africa in Italia tra integrazione e cosviluppo
Verso il I Forum della diaspora africana
Roma, Palazzo della Provincia, Sala della Pace
11-12 dicembre 2009
I migranti africani in Italia sono alla ricerca di percorsi di tipo organizzativo, concettuale e politico per poter meglio esprimere le proprie capacità e guadagnare l’attenzione e il riconoscimento da parte delle istituzioni della società italiana e dei propri paesi di origine, come forza organizzata del cosviluppo. Molti sono i terreni su cui attivarsi e i passi avanti da fare, anche all’interno della stessa diaspora.
Alcune componenti qualificate della popolazione africana in Italia, accompagnate dal CeSPI, hanno avviato un percorso di incontri, riflessioni e proposte organizzato in quattro gruppi di lavoro (politico, economico, sociale-associativo e culturale), allo scopo di favorire l’emersione di strategie e programmi condivisi per la valorizzazione del ruolo della diaspora africana e per promuovere un dialogo con attori nazionali e internazionali volto a potenziarne le prospettive di azione. Tale percorso vorrebbe costituire un primo passo verso un processo più ampio di strutturazione, visibilità e consolidamento di un nuovo soggetto organizzato e altresì incisivo nella cooperazione e nella convivenza tra diverse comunità nazionali.
programma:
Venerdì 11 dicembre
9.30 | Sessione di apertura Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma José Luis Rhi-Sausi, Direttore, CeSPI |
10.00 | Sessione introduttiva “L’Unione Africana e “La strutturazione della diaspora africana in Europa”, Ayan Abukar, African Diaspora Policy Center, Olanda “ |
10.45 | Presentazione del lavoro dei quattro gruppi tematici (politico, economico, culturale, sociale-associativo) e introduzione ai workshops, Cecile Kyenge Kashetu |
11.00 | Workshop sociale-associativo Intervengono: Didier Manga (portavoce gruppo), rappresentanti della diaspora africana, Gianfranco Cattai (Presidente Fed. ONG Focsiv), Enrico Cecchetti Dir. Comitato Tecnico Programma Fondazioni 4 Africa, Laboratorio “Migrazioni e Sviluppo”, ex-tavolo “Migranti e Cooperazione” Regione Friuli Venezia Giulia |
Workshop economico Intervengono: Haram Sidibé (portavoce gruppo), rappresentanti della diaspora africana, Marinella Loddo (ICE), Marco Marcocci (????), CNA, Legacoop, Confcooperative, Gafiart-Confartigianato, Banca della Diaspora, Banca Prossima, Camera di Commercio Italo-senegalese | |
13.00 | Pranzo |
14.30 | Workshop politico Intervengono: Cecile Kyenge Kashetu (portavoce gruppo), rappresentanti della diaspora africana, Valentina Cardinali (Fondazione Fare Futuro), Marcella Lucidi* (Fondazione Italianieuropei), Rappresentante Provincia di Modena, Massimo Luciani (Presidente AICCRE Abbruzzo) |
Workshop culturale Intervengono: Jorge Canifa Alves (portavoce gruppo), Filomeno Lopes (giornalista Radio Vaticana), Pap Khouma, Kossi Komla-Ebri, Roberto Natale (Presidente FNSI), Giampiero Forcesi (giornalista pubblicista) Afriradio, COSPE, rappresentanti e intellettuali della diaspora africana | |
16.30 | Sessione Plenaria Presentazione e discussione dei lavori dei workshops |
18.00 | Conclusioni Andrea Stocchiero, Direttore Esecutivo, CeSPI |
25/11/09
MARE BIANCO
Era una sera di primavera... nel lontano 2006 quando... il Massenzio ci aprì le braccia!
In questo luogo magico è andato in scena MARE BIANCO, un opera corale, scritta a più mani... sotto la regia di Dina Capozio ed Ella Catalano un gruppo di artisti iniziò un percorso simile a quello de "L'Orchestra di Piazza Vittorio" (d'altra parte il gruppo nasceva qualche anno prima dalla stessa matrice: quelli di Apollo11 che facevano capo al Piccolo Apollo dell'Istituto Galilei di via Conte Verde), un percorso durato qualche anno e che li avrebbe portati a realizzare diversi spettacoli nel cuore dell'Esquilino in un discorso di recupero del quartiere!
MARE BIANCO viene scritto ed interpretato dagli stessi autori: Josette Martial (Guadalupe), Gustavo Bras (Argentina), Ingy Mubiyai (Egitto-Congo), Cristina Alì Farah (Somalia), Jorge Canifa Alves (Capo Verde) e Alex Mendizabal (Paesi Baschi)... in altri spettacoli ci sono stati autori ed interpreti di altre nazionalità... per questo eravamo definiti "i Poeti dal Mondo".Sempre, all'arte poetica, si aggiungeva si aggiungeva una buona dose di musica... In MARE BIANCO protagonisti sono stati un sax, un tamburo e la sacra cora di Pap Kanoutè!
Tratto da "MARE BIANCO"
"Potenza della natura che ti cattura e ti scatena nel petto un impeto verso la grandezza, verso l’immensità. L’odore dell’infinito che si confonde con quello del cielo e insieme inducono l’uomo
a sottomettersi alla volontà dell’Altissimo.
Questo pensavo del mare.
E pensavo che fosse una parte di Dio, come il cielo, come il deserto, come la terra.
Pensavo che Dio si manifestasse in quegli elementi e che lì io lo avrei trovato."
15/11/09
07/11/09
Scrittori di seconda generazione
di Emanuela Dutto
Ritengo importante e curioso dare spazio all’esperienza di un capoverdiano, Jorge Canifa Alves, giunto in Italia nel 1979, residente a Roma e laureato in Scienze Umanistiche – Letterature Africane di espressione portoghese, il quale parla della sua esperienza di emigrante come “percorso di mitigazione e lenta fusione di due realtà differenti. Un percorso dove si forma la nostra coscienza umana o meglio il nostro bagaglio culturale”.
Solitamente i ‘canali preferenziali’ attraverso i quali i capoverdiani sono riusciti a ritagliarsi un posto nelle nuove società ospitanti, sono state negli anni quelli musicali e gastronomici.
Ma lo stesso Jorge sostiene che “chi viene da un paese lontano, con cultura differente da quella del paese ospitante, avverte anche l’esigenza di doversi portare dietro il fardello della propria cultura, per non dimenticare, per ricordare, per sentirsi più a casa, per sentire casa propria un po’ più vicina.
Così ho avvertito con forza crescente la necessità di dover lasciare una testimonianza scritta della mia cultura di origine”.
Egli distingue innanzitutto due generazioni di “scrittori migranti”. Alla prima, appartengono stranieri che conoscono poco la lingua italiana e la nostra cultura, ma si addentrano in racconti che diventano veri e propri ‘diari’ narranti il percorso che ha portato gli autori stessi dal paese di origine alla loro avventura italiana.
C’è poi la seconda generazione di “scrittori migranti”, nella quale Jorge stesso si identifica, che è quella di coloro che sono nati, culturalmente parlando, in Italia.
“Conoscendo il mio volto, ci si attendeva qualcosa di ‘esotico’, invece una scrittura in perfetto italiano in uno stile occidentale, faceva perdere al lettore l’equilibrio nella lettura.
Secondo alcuni non esprimevo quello che ero veramente: un potenziale scrittore ‘straniero’, con un bagaglio ‘diverso’ da tutti i giovani scrittori italiani.
Dovevo tirare fuori questa ‘diversità narrativa’!
Ma credo che la diversità sia sinonimo di originalità ed è ciò che è originale che merita di essere letto perché provoca curiosità nel lettore.
Credo anche che l’intercultura non sia una via a senso unico dove io imparo e tu taci, ma una strada ‘di porto’ : io imparo da te qualcosa e ti insegno qualcos’altro e tu fai lo stesso con me.”
Con il passare del tempo, gli “scrittori migranti” vanno oltre il semplice ‘diario’; non vogliono più sentirsi stranieri nella lingua, ma solo nell’anima e diventano scrittori, prima che emigranti, per testimoniare qualcosa della vita del loro paese, per non dimenticare o per ricordare a loro stessi qualcosa che a loro appartiene, ma è lontano chilometri.
Ecco che ritorna, seppur sotto forme diverse, la figura del giovane e, nel caso di Jorge Canifa, anche dello scrittore, come ‘mediatore culturale’, non più soltanto per integrarsi in una cultura e in una società straniera, ma come ricchezza di entrambi i popoli: nati in Italia, questi italo capoverdiani, possiedono non solo una profonda conoscenza della nostra società, ma anche un’altrettanto importante conoscenza del loro paese di origine.
02/11/09
18/10/09
Settimana della lingua italiana nel mondo
Palladium - ore 18, inizia lo show dell'arte!
Calliope, Euterpe , Erato, Melpomene e Talia... Urania, Tersicore e Polimnia arrivano con calma come se non volessero troppo mostrarsi... Clio prende tutti per mano e introduce le sorelle nella storia.
In questo tempio le diverse arti mostrano il meglio del loro essere tra un lettura e un canto, tra una tragedia e una commedia, tra una nota e un video!
Anfitrioni due straordinari padroni di casa: Il Collettivo Embrio.net e Le Biblioteche di Roma.
Il collettivo embrio.net (www.embrio.net) cura ogni particolare della regia e corrono su è giù rincorrendo le arti cercando di creare una simbiosi perfetta tra tutte le parti, lavoro non facile tanto che, sembra che per organizzare questo evento "olimpico" Giorgia,Stanis,Fabrizio,Telma abbiano perso molti chili insieme... tranquilli sono abituati: da anni sono attivi nell'ambito della produzione audiovisuale e dell'ideazione e realizzazione di eventi e readings dal forte impatto emotivo... so' bravi, so' bravi!!! E quando ce vo, ce vo!!!
Al coordinamento e alla produzione esecutiva Le Biblioteche di Roma, con un gruppo di sole donne (Alice, Giorgia e Leila) guidate da Gabriella Sanna che gira con un mantello azzurro sotto le braccia dicendo che è per uno strumento sacro che non può essere posato in terra: la Kora.
Sistemate ben bene le Musa, si aprono le porte ai pochi esseri umani rimasti sulla terra avidi di sapere... il tempio è in un attimo pieno.
E qualche istante dopo ogni forma d'arte inizia a dominare nel luogo sacro accompagnati dai loro imitatori naturali e innaturali... si apre il sipario.
"Il mondo non cambia se non gira e se non gira... tutto muore!"... questa Morna a Roma: Ballata di Natale (suonata con un cavaquinho), del capoverdiano Jorge Canifa Alves (come da comunicato stampa), da il "la" alla manifestazione e, immediatamente, viene imprigionato in una gabbia musicale appositamente costruita per essa da Attilio Fontana (ex Ragazzi Italiani), Juan Carlos Albelo e Franco Ventura suscitando l'ampio consenso di Euterpe e delle sue sorelle mentre Giulio Costa tesse il suo destino di cristallo intorno a tutto.
Il tempo di riprendersi dall'emozione che il viaggio è già in marcia... improvvisamente il tempio-Palladium si ritrova dentro e poi Oltre Babilonia, spumosa e confusa delle lingue delle madri e dei linguaggi delle figlie narrate dalla voce dell'omerica scrittrice italo-somala Igiaba Scego... qui le sue parole prendono forma nelle illustrazioni di Fabrizio dell'Arno (Brasile) mentre la potente voce del griot senegalese Badara Seck riscalda l'aria e... l'insieme è un riechegiare gli applausi da parte di uomini uomini e Musa.
Poco oltre nel tempo, il tempio ritorna a riflettere ridendo a cuore aperto seguendo l'irriverente, improbabile e disarmante dialogo tra Zeinab e Clarisse, personaggi creati dalle penne straordinarie dell’attrice e scrittrice camerunense Felicité Mbezele e della scrittrice italo-congolese-egiziana Ingy Mubiayi Kakese, immortalate nel videoclip di Maria Rosa Jijón.
E quando sembra tutto finito ecco che, dirittamente dalle Filippine: il disastroso super domestico Ariel con il suo italiano filippinizzato dal suo special alter Marco Marzocca.
Una straordinaria serata che difficilmente Musa ed esseri umani dimenticheranno... anzi si sono già dati appuntamento presso lo stesso tempio sabato 24 quando entreranno in scena molti altri artisti del mondo: Izumi Chiaraluce (italo-giapponese), Cristina Ubax Ali Farah, (italo-somala) , Christiana de Caldas Brito (Brasile), Xu Li Ping (Cina), Jessica Costa Moreno (Capo Verde), Francesco Talarico (Italia) e altri ancora..
CONTRA EL VIENTO "CONQUISTA" EL PLANETA
"Contra el Viento" vince IL PREMIO EL PLANETA, il premio letterario più importante in Spagna!
Ángeles Caso (Gijón, 1959) ganó ayer con la novela Contra el viento el Premio Planeta 2009, dotado con 601.000 euros. En ella narra la historia de una joven de Cabo Verde que, tras años de infortunio en su país, decide emigrar a Europa. Primera escala, Portugal; segunda, España. Pero las cosas no mejoran. La vida, y los hombres de su vida, la maltratan. "Es una novela en la que rindo homenaje a las heroínas del siglo XXI, en ese caso a las mujeres caboverdianas inmigrantes que vienen a nuestras casas a ayudarnos, a cuidar a nuestros hijos y de nosotros para que las mujeres podamos seguir con nuestras vidas", explicó la escritora, que añadió que se trata de "una novela coral, donde intervienen muchísimas mujeres y tiene final feliz".
da "ELPAIS.COM"
CUENTOS SOBRE UN COLUMPIO
14/10/09
13/10/09
MORNA A ROMA: ballata di Natale (suonata con il cavaquinho)
All'interno della "Settimana della lingua Italiana nel Mondo", si svolgeranno due serate - domenica 18 e sabato 24 ottobre - in cui scrittori, musicisti e artisti visuali provenienti dal "resto del mondo" si confronteranno su temi di grande attualità come l'identità, l'integrazione e l'appartenenza culturale. Assisterete a uno spettacolo insolito e suggestivo in cui letteratura, musica e arti visive si fonderanno insieme nel tentativo di rispondere alle stesse domande. Ovviamente,in lingua italiana.
Il 18 Ottobre viaggeremo dentro la Babilonia spumosa e confusa delle lingue delle madri e dei linguaggi delle figlie nella lettura della scrittrice di origini somale Igiaba Scego illustrata dalle opere di Fabrizio dell'Arno (Brasile) e dalla musica del griot Badara Seck (Senegal); ascolteremo il dialogo improbabile e disarmante tra Zeinab e Clarisse, personaggi creati dalle penne irriverenti di Felicitè Mbezele (Camerun) e Ingy Mubiay (Egitto); assisteremo al "Canto di Natale" del capoverdiano Jorge Canifa Alves, imprigionato nella "gabbia" che Giulio Costa, Attilio Fontana,Juan Carlos Albelo e Franco Ventura hanno costruito intorno al suo racconto con immagini e suoni.
Special guest Marco Marzocca e la sua straordinaria invenzione linguistica dell’italiano filippinizzato, nei panni del disastroso filippino Ariel.
La cura è di Gabriella Sanna (Biblioteche di Roma)
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
info: www.bibliotechediroma.it - www.romamultietnica.it
Servizio Intercultura Biblioteche di Roma Tel. 06 45430265-264
09/10/09
1994
è la nostra storia attuale di lavoratori poco considerati e sbattuti di qua e di la da un'azienda in fallimento...
Il testo è un qualcosa di dinamico e avvincente che non annoia anzi porta direttamente alla riflessione... un esempio è la battuta del cattivo-burlone dei propri dipendenti, interpretato da Marco Diorio: "un consiglio: cerca di sollevarti da terra... impiccati!".
La regia (di Massimo Cardinali) è curata nel minimo dettaglio, dove anche gli attori che non partecipano direttamente all'azione svolgono un ruolo di fondamentale vivacità con silenziose interpretazioni che creano ancor più dinamicità nelle scene tutte.
Con "1994"... siamo nel presente 2009!
Teatro Sala Uno
Piazza di Porta San Giovanni, 10 ore 21
Per maggiori informazioni clicca qui CONTROCHIAVE
04/10/09
Forche Caudine: Identity Festival 1
Uno spunto differente è stato poi offerto dallo scrittore Jorge Canifa: "io guardo all'identità come concetto di multiculturalità dove il pericolo nasce dalla mancanza di scambio, quando si incontrano culture differenti. La paura delle differenze, in particolar modo la cultura e l'identità dei figli dei migranti offrono uno spunto importante di osservazione. I giovani che si trovano in nuovo paese ospitante partono dalla conoscenza della cultura di provenienza e nel contempo incontrano la curiosità della nuova cultura in cui si inseriscono per formare una nuova personale cultura. L'identità, in questo caso, nasce dal tentativo di trovare se stessi. Il pericolo che vedo è nell'esigenza di recuperare le proprie origini a causa della crisi identitaria adolescenziale cui si può andare incontro quando non ci si sente accettati dalla cultura di cui pure si è parte integrante . E' per questo che l'identità deve nascere dal confronto, giorno per giorno e dallo scambio.
Il dibattito ha inaugurato il primo Identity Festival di Montesarchio presentato dalla Regione Campania, dalla Provincia di Benevento, dal comune di Montesarchio ed organizzato da Art Sannio Campania e proseguirà sino al 4 ottobre con un programma ricco di spettacoli imperniati sulla multiculturalità.
Programma:
Venerdì 2 ottobre
Ore 18.00 - Sala Consiliare Palazzo comunale
Convegno di presentazione
DECIFRARE LE IDENTITA': CONFLITTO E SOLIDARIETA' TRA CULTURE E RAZZE
Relatori:
Massimo Ghirelli - giornalista
Jorge Canifa - scrittore
Diego De Silva - scrittore
Patrizia Giancotti - fotografa
Domenico De Masi - sociologo
Con la partecipazione di
Paolo Cresta - voce recitante
Ore 21.00 - Chiostro di San Francesco
LE MILLE E UNA NOTTE
con Vincenzo Cerami
Vincenzo Cerami legge il prologo e la prima notte dell'opera, accompagnato dall'artista maltese Aidan Zammit, autore delle musiche originali dello spettacolo.
26/09/09
Daya Nueva
¡Ha sido fantastico!
Appena sceso alla stazione di Orihuela ho preso un cafè cortado, poi ho lasciato i miei occhi e le mie braccia avvolgersi intorno alla meraviglia che mi si presentava davanti, con el deseo irrefrenable de conocer cada centímetro de su cuerpo y su alma.
Quando mi sono un po’ ripreso da questa grandissima emozione le insegne luminose mi davano il “bienvenido a Daya Nueva”… era già l’ora in cui in Spagna hanno terminato da poco di cenare e la gente si riversa nelle strade a prendere un po’ di fresco o a gustare l’aria della festa come in questo “pueblo”.
Daya Nueva, così semplice e straordinaria contemporaneamente, me ha sonreido y me ha amado de inmediato ed io l’ho abbracciata mentre bevevo un mojto insieme ad amici appena conosciuti ma che si dimostreranno essere più amici di amici di lunga data.
Tra le sue vie, tra le sue braccia mi sono perso per ritrovarmi poi in un castello circondato dal silenzio tipico delle province spagnole… ninguna noche en mi vida habia estada tan llena de sueños de colores; ninguna noche con una Luna tan romántica y apasionada como la de esos momentos en la Vega Baja!
Quando di nuovo è sorto il sole, ed ho aperto gli occhi, ho gioito d’immenso trovandomi ancora tra le braccia di Daya Nueva che in un attimo mi ha risucchiato nei preparativi della festa, del Certamen: inviti, plotter da appendere, scenografia da allestire, discorsi da preparare!
Quanto movimento, quanta bellezza culturale per un pueblo di 2000 abitanti solamente!
Diversi centri culturali, associazioni, scuole di musica dove coltivare le tradizioni sonore, una biblioteca dove scoprire l’amore per la letteratura e… Daya Nueva, yo te quiero! Tu sei ciò che ho sempre sognato!
E in un attimo è arrivata la sera che mi ha trasformato in un principe che, con le sue Musa e le sue Regine, si reca al gran ballo di corte dove tutti, incuriositi, guardano e applaudono per un semplice gesto come quello di prendere per mano le dame e accompagnarle sul palco…
Daya Nueva Gracias por haberme ofrecido este sueño!
E un grazie, per avermi dato la possibilità di amare Daya Nueva, a: Enca, Marga, Miguel, Mattew, Pepa, Luzmar… straordinari anfitrioni quanto amabili persone che non dimenticherò mai!
25/09/09
Certamen Literario Daya Nueva
Yo soy de un pueblo que sueña,
Yo soy de un pueblo que tiene el corazón de poeta.
“El Certamen Literario Daya Nueva VUELVE a celebrarse un año más y ello nos llena de orgullo a todos los habitantes de nuestro pueblo” Queste le parole di Margarita Navarro GONZÁLEZ, Presidentessa dell’AA.VV. “Club Exelcior”, associazione organizzatrice del Certamen: “Este encuentro es posible GRACIAS al esfuerzo, la DEDICACIÓN y la ILUSIÓN de muchas personas que creen en la literatura, en la PROYECCIÓN de nuestro pueblo y en el potencial ARTÍSTICO de muchos de nuestros vecinos."
Presenti tutte le autorità del paese, i poeti giunti alla finalissima, le Musa scese dall’Olimpo, le Regine vestite a festa e molti amanti dell’arte del poetare dell’anima nostra e curiosi e curiose.
Il teatro è pieno e caloroso. Tutto il paesino sembra essere dentro il teatro con eleganza e calore tipici solo dei giorni di festa… E che festa a Daya Nueva!
“È un momento sentito da tutti perché qui tutti sono un po’ artisti” sottolinea Dña Encarna Titos Gil.
Ed ecco… si abbassano le luci e si accende lo spettacolo poetico magico e solenne.
Le Regine e le Musa prendono posto sul palco tra gli applausi di tutti nei loro abiti lunghi da miss.
Le autorità ricevono la loro bella presentazione, ringraziano e tornano a sedersi mentre l’emozione già brilla negli occhi delle due presentatrici che incorniciano i passi dell’assente “Mantenedor” Maria de Pau Janer a causa di un problema familiare; gli onori di casa dell’emozionato don Josè María Rodriguez Barberá; i ringraziamenti tanto naturali quanto commoventi di don Vincente Pérez García e… e finalmente il fiore poesia che sboccia d’incanto travolgendo il pubblico in sala.
I primi petali sono per il Certamen Juvenil “Miguel Hernandez” che in questo giorno speciale diventa maggiorenne e che “acoje a jovenes poetas que desean compartir a traves de unos versos, sus sentimientos, sus vivencias, su alma…" e allora che si alzi e salga sul palco il vincitore: Juan Mas Villaseñor con il suo “Cabo Negro”:
recondito de cuando la gran Nada
se escondió en dos burbujas :
materia, antimteria.
Anzi, che si avvicinino i vincitori perché anche Dña Sabrina Pérez Carranza merita l’alloro sulla testa con la lettera con rima chiastica dedicata a Miguel Hernandez, “Mi poesia intrusa” :
que aquella que sus nanas dibujaron con tinta
tinta que de sus versos escapa y retinta
con dulzura la voz de ese ninő, el sol y la rosa.
E il pubblico applaude i giovani che sanno regalare ancora sentimenti nobili attraverso la poesia mentre Regine e Musa premiano questi artisti… Poco dopo arriva il momento dei secondi petali dell’evento e…scendono in campo anzi salgono sul palco i vincitori della XLI edizione del Certamen Letterario “Daya Nueva”.
“Carpe Diem” di Juan Lorenzo Collado Gómez vince il premio speciale “Flor Natural”:
alza un puñal que ya desde hace tempo
maestra hojas de acero,
decimos que el amor
es la caricia de la rutina.
Poi arriva il momento in cui le Musa lasciano lo spazio e l’alloro al vincitore di questa edizione del premio: Josè Luis Hernández Garvi che con la sua pioggia “Lluva” trafigge l’anima dei presenti:
despertando con ritmo acompasado,
musica que me recuerda
a poemas escritos en el viento,
perdido para siempre,
que nunca serán leídos.
E sotto quest’acqua si alzano scroscianti gli applausi di tutti… e la poesia regna sovrana nell’aria e sopra la pelle emozionando sempre più… parole non casuali visto che la colonna sonora dell’evento aveva la voce di Giorgia Todrani.
La serata magica degli “eroi-poeti” non finisce qui, perché subito inizia una processione laica dove tutti i presenti al Certamen partecipano tra le ali della gente rimasta fuori e per le strade… un o sfilare di "vip" che porterà tutti dall’altra parte del “pueblo” sotto un enorme tendone per un ricco aperitivo e uno straordinario concerto del gruppo musicale ALBALADRE.
Nel mentre di ciò, la sintesi della manifestazione nelle parole di Dña Encarna Titos Gil, tra i giurati dell'evento: “La entrega de premios del 41º Certamen Literario Daya Nueva y del 18º Certamen de Poesía Juvenil Miguel Hernández ha sido todo un éxito. Ha sido un verdadero honor estar allí. ¡Gracias Marga! Ha sido increíble ver cómo trabajas por este Certamen: enh...orabuena, Sra. Presidenta del Club Excelsior. Y gracias a todos los que habéis ayudado de un modo u otro a encontrar solución a la ausencia, en el último momento, de Maria de la Pau Janer.”
E l’evento finisce mentre tutti cantano allegramente!
Gracías Daya Nueva… pueblo que tiene el corazón de poeta!
13/09/09
STOP MGF
STOP MGF
Mai più mutilazioni genitali femminili
“In Italia sono circa 90mila le donne immigrate che hanno subito le pratiche della mutilazione genitale femminile (MGF), diffuse in 28 paesi africani, in Medio Oriente e nel sud est asiatico. Inoltre esiste un alto rischio che le figlie di queste donne, bambine e adolescenti, subiscano tali pratiche nel corso della loro permanenza in Italia o durante un periodo di vacanza nel paese dei genitori”. Questi i risultati presentati da Pilar Saravia, presidente dell’Associazione NoDi – I nostri diritti - a conclusione del progetto STOP MGF, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le vittime di queste pratiche, supportate nel nome della tradizione, sono soprattutto bambine tra i 4 e i 15 anni: l’età a rischio è soggetta ad un graduale abbassamento per evitare eventuali resistenze da parte delle stesse bambine, che, una volta adulte, subiranno con gravi conseguenze psicologiche sofferenze fisiche provocate da malattie, rapporti sessuali dolorosi, infertilità, infezioni e parti pericolosi. L’Associazione NoDi, che da anni s’impegna in azioni concrete per il rispetto della dignità della donna immigrata in Italia, ha affrontato il difficile tema delle mutilazioni genitali femminili attraverso una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione tra la popolazione migrante, proveniente dai paesi a rischio e insediata nella Regione Lazio. Il progetto STOP MGF, iniziato nel febbraio 2007, si è sviluppato attraverso tre fasi: formazione degli operatori socio sanitari, curata dal San Camillo – Forlanini, ricerca del fenomeno, realizzata dall’IRPPS-CNR, e sensibilizzazione/prevenzione delle comunità interessate, seguita da NoDi. In venti mesi l’associazione NoDi ha mappato i luoghi d’incontro e dei servizi utilizzati dalle comunità a rischio sul territorio laziale, ha incontrato i mediatori culturali, ha prodotto e distribuito materiale cartaceo sul tema. Ha quindi realizzato incontri di sensibilizzazione e informazione con gruppi di vittime o a rischio di MGF nelle cinque province laziali per un totale di 800 donne. Infine ha realizzato il sito d'informazione www.stop-mgf.org che ospita anche un forum per lo scambio di esperienze. Se nel parlare dell’argomento la prima reazione delle donne coinvolte è la diffidenza, la parola chiave per rompere il silenzio è quella della salute, un diritto garantito dalle leggi nazionali dei paesi a rischio, che tendono a contrastare tali pratiche pur trovando grandi difficoltà nella loro applicazione, soprattutto nel contesto rurale. In Italia le MGF sono un reato punibile con il carcere (Legge 9 gennaio 2006 n. 7): l’obiettivo è quello di scoraggiare l’uso di queste pratiche nella società italiana.
INFO www.stop-mgf.org
UFFICIO STAMPA: email maipiumgf@gmail.com
Maria de Lourdes Jesus cell 3391737455
Ilaria Marchetti cell 3381917190
Francesca Vitalini cell 3393390878
XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE
Un libro può salvare la vita
- edgar allan poe - racconti
- Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di solitudine
- Isabel Allende - il piano infinito
- Luis Romano - famintos
- Michael Ende - la storia infinita
MONDO MIGRANTE
Un premio Oscar all’ umorismo americano… ma si diamo loro anche un “Tapiro d’oro”.