MIGRANTI dentro la LINGUA DI
DANTE
da italianipiu.it
Intervista ad Alice Dente
(Servizio Intercultura delle Biblioteche del Comune di Roma):
Viaggiando alla ricerca di strutture dove si insegnasse italiano, nella
capitale, mi sono imbattuto in un universo spesso del tutto sconosciuto: quello
dei corsi di lingua italiana per stranieri, formato da scuole, biblioteche,
volontari, associazioni, luoghi di culto etc. etc... mi è venuta la curiosità
di fare qualche domanda ad uno dei servizi che da anni portano l'italiano nelle
biblioteche romane permettendo a molti stranieri di imparare la lingua di Dante
gratuitamente: Roma Multietnica (
http://www.romamultietnica.it/news/corsi_di_lingua_italiana_per_stranieri.html)...
A tale proposito ho fatto due chiacchiere con la sinologa Alice Dente, docente
di italiano L2 per le Biblioteche di Roma e coautrice del manuale "Io sono
Wang Lin. La lingua italiana per cinesi" (Loescher, 2012).
1). Quest'anno come non mai
abbiamo avuto, almeno nella capitale, un boom di iscrizioni a corsi di lingua
italiana da parte di cittadini stranieri...
Sì, i corsi di italiano gratuiti per stranieri che si svolgono nelle diverse
biblioteche comunali sparse sul territorio romano sono molto frequentati e
anche quest'anno abbiamo visto aumentare considerevolmente il numero degli iscritti.
Lo stesso vale per le altre realtà romane impegnate nell'insegnamento gratuito
dell'italiano per stranieri, come ad esempio la
Rete Scuole
Migranti, che ha messo in collegamento alcune tra le più importanti
scuole di italiano, operanti all’interno delle Associazioni di volontariato e
del privato sociale di Roma, accogliendo nelle proprie strutture migliaia di
immigrati che hanno deciso di apprendere la lingua italiana.
2). Secondo te, secondo la tua
esperienza, quale è stata la percentuale di crescita di iscrizioni quest'anno?
A partire dal 2012 (anno dell'attuazione dell'
Accordo di Integrazione per la regolarizzazione del soggiorno in Italia
che richiede un attestato di conoscenza della lingua italiana agli immigrati che
fanno ingresso per la prima volta nel territorio nazionale
o ai richiedenti la Carta di soggiorno), la
richiesta di corsi di italiano gratuiti è aumentata considerevolmente,
confermando il trend positivo degli ultimi anni. Basta osservare infatti i dati
sulla frequenza dei corsi presso le Biblioteche di Roma per notare come il
bisogno formativo degli stranieri sia notevolmente cresciuto: nel 2008 (anno di
partenza del Progetto "L'italiano in biblioteca") gli iscritti ai
corsi di italiano erano 65, mentre nel 2012 hanno raggiunto il numero di 350.
3). Come lo spiega questo fenomeno? A
cosa serve imparare l'italiano?
Sono tanti i motivi che spingono un migrante a studiare la lingua italiana. Credo
che oggi probabilmente la motivazione principale sia quella dovuta all'esigenza
concreta di possedere un certificato di conoscenza della lingua italiana da
mostrare al momento del rinnovo del permesso di soggiorno. Tuttavia i nostri
corsi sono pieni di migranti che scelgono di studiare l'italiano per altri
motivi: vi sono, ad esempio, madri straniere che sentono il bisogno di
comunicare in italiano con le insegnanti e con le mamme dei compagni della
scuola che frequenta il proprio figlio; oppure giovani desiderosi di conoscere
i loro coetanei italiani o di volersi iscrivere ad una università italiana; e
così via...
4). C'è un'invasione di stranieri,
oppure c'è un risveglio di cittadini che da anni risiedono nel territorio ma
non hanno mai avuto la necessità di dimostrare di sapere l'italiano?
Sicuramente il numero di stranieri che vive a Roma è aumentato in questi ultimi
anni, ma non è questa l'unica ragione che ha portato ad un aumento
considerevole di iscrizioni. Oltre alla necessità di ottenere l'agognato
Certificato di conoscenza della lingua che come abbiamo detto obbliga i
migranti a studiare la lingua italiana, c'è da dire che ormai numerose comunità
straniere presenti a Roma sono divenute stanziali ed è normale dunque che ci
sia il desiderio di imparare la lingua e la cultura del paese dove passerà il
resto della vita.
Un altro fenomeno che si assiste da un paio d'anni è la forte presenza nei
nostri corsi di Richiedenti asilo, ossia di migranti che soggiornano per brevi
periodi nella Capitale nella speranza di ottenere i documenti come Rifugiati
politici. Nonostante la precarietà della loro situazione legislativa (rischiano
infatti di vedere rifiutata la richiesta e di essere espulsi dall'Italia), molti
di essi dimostrano un grande interesse nello studio della lingua italiana e un
forte desiderio di integrazione.
5). Il fenomeno ha colto di sorpresa
la Capitale e gli addetti ai lavori?
Purtroppo era chiaro che le nuove regole dell'Accordo di Integrazione avrebbero
creato un forte aumento di domande di corsi di italiano in un panorama, quello
romano, dove vi era già un certo affollamento e si rischiava di non poter
esaudire tutte le richieste. Tuttavia, con grande sforzo e molta volontà, la
Rete Scuole Migranti, di cui le Biblioteche di Roma fanno parte, è riuscita in
parte a sopperire ad un vuoto legislativo e politico, che obbliga i migranti a
studiare l'italiano ma non fornisce gli strumenti economici adeguati per
attuare questa normativa.
6). Ecco, addetti ai lavori: chiunque
è abilitato all'insegnamento dell'italiano oppure basta conoscere bene la
lingua italiana?
L’insegnamento dell’italiano L2 a stranieri, in particolare ad adulti
immigrati, richiede una preparazione specifica da parte dei docenti.
Per insegnare italiano L2, ossia italiano
come lingua seconda, è necessario formarsi e avere l'abilitazione necessaria,
ossia una Certificazioni in didattica dell'Italiano come L2. Vi sono diverse
università (ad esempio quelle di Siena e di Perugia) che offrono corsi e master
per l'abilitazione all'insegnamento dell'italiano L2.
Inoltre, quando si lavora con adulti
migranti, che hanno alle spalle vissuti piuttosto variegati e spesso dolorosi,
è necessario, secondo me, avere una certa conoscenza dei modelli culturali dei
paesi di provenienza di queste persone e lavorare molto sulla comunicazione
interculturale, che svolge un ruolo fondamentale nell'apprendimento di una
lingua in un paese culturalmente diverso dal proprio.