Le cose stavano cambiando. Asakusa aveva risvegliato le coscienze dei due protagonisti di questa storia?
Quello che era certo era che i due avevano rimandato il colpo a data da definirsi ma...
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Qualcuno non era contento di questo cambio... Quella stessa notte, mentre il Boss e la Bossa dormivano tranquillamente, fece la sua comparsa l'ENERGIA, una figura misteriosa a cui obbedivano in molti.
La terra tremò tanto da risvegliare i due:
- Nun te preoccupà Amò è er terremoto!
-Già, qui so' abituati e le strutture so' tutte antisismiche! - E richiusero gli occhi pronti a tornare nel mondo dei sogni. Ma...
- Non avete capito niente, allora! - Una voce improvvisa bucò la notte e come un proiettile perforò le loro menti e uccise definitivamente, almeno per quella notte, il sonno e inchiodò i due alla testiera del letto.
- Innanzi tutto smettetela di parlare come due burini... poi smettetela di tremare, tanto avete capito chi sono, cioè quello che chiamate ENERGIA. E adesso che ci siamo presentati, vi ricordo che la vostra missione non è fare i turisti in questo paese ma... ma... lo sapete! E dovete portare a termine la missione entro tredici giorni...
- Ma noi... noi...
- Non esiste il noi ma IO... io esisto e vi ordino di agire prima che scarichi su di voi la mia ira!
I due, nello stesso momento in cui scoppiava la parola "ira", si risvegliarono insieme di soprassalto mentre la terra tremava.
- Er terremoto! ehm... il terremoto!
- Dimmi che era un sogno?
Il mattino successivo non c'erano tracce di scosse sismiche in giro, sulle strade, negli edifici nè tantomeno sulle bocche dei passanti o sui giornali...
- E' stato un sogno? Qualcuno parla del terremoto di questa notte?
- Non lo so amore mio!
- Non parli giapponese tu, non capisci quello che dicono?
-Quando mai?
- Ma all'aereoporto, mi hai tradotto quello che ci stavano chiedendo e...
-Leggevo sul monitor in inglese... e poi anche ammettendo di sapere il giapponese, mi dici cosa potrei tradurre visto che non spiccicano parola?
-Ahhh! - Era vero, ovunque vedevi gente, ma tutti avvolti nel più assordante silenzio.
Non dissero altro, solo terminarono di prendere il loro caffè in un locale tutto verde che aveva nome italiano: "Caffè Veloce" prima di recarsi verso la metropolitana. accompagnati dal dubbio su quella strana energia negativa che avevano sognato la notte appena trascorsa... Avevano sognato?
Una musica classica giapponese in sottofondo ovattava l'ambiente metropolitano dove una massa ordinata di persone attendevano la metro che li avrebbe traghettati un po' ovunque verso uffici, scuole e altri posti di lavoro... tutti nel massimo silenzio, un silenzio che scuoteva l'aria e ricordava il tepore del cuscino della notte passata... poi la metro! Un Vigile Umano conduceva le anime addormentate dentro le carrozze e faceva segno al buon Caronte di traghettarli ovunque avessero voluto. Queste anime, notò la Bossa, appena dentro la carrozza, in piedi o seduti, si spegnevano, come si spegne un robot... un'attraversata della città in perfetto silenzio accompagnato da qualche lieve russare e dalla musica classica in sottofondo.
Il pensiero del Boss sfondava anche questa barriera del silenzio: "ENERGIA, cosa sarà mai questo mostro?"
(continua)
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