Festa Capoverdiana a Genova
27 giugno 2009
Eccola, bella con quel fascino quasi esotico e quelle curve immerse nell'acqua con grazia e piacere tanto che davanti a lei la sensazione non è di stare in Italia (questa penisola diventata così ruvida a causa dei suoi governanti spesso incapaci e arrivisti), ma in un altro mondo, nel mio mondo insulare che il mio cuore chiama Capo Verde. Eccola è lei quella "Zena" che non ti aspetti e che resti ad ammirare ad asszporare a chiederti "perchè quello scemo di Colombo l'ha lasciata per altri lidi?"
Io quel giorno del 27 giugno 2009 davanti a lei avrei voluto baciarla... così bella, che non me la ricordavo... E mi ha fatto un gran piacere vederla in forma.
Crisanto, Sì Crisanto ha voluto presentarcela a me e a Francesca e... l'ha fatto alla capoverdiana, con tutta la disponibilità, la morabeza che contraddistingue ogni capoverdiano... ci ha portato in giro tra le sue curve, su e giù per il litorale fino a Nervi...
Zena, Genova si estende in lungo... non può fare altrimenti, da una parte il mare... dall'altra le montagne... ma ritornerò a visitarla... ora, superato lo scoglio di Garibaldi, siamo nella Genova-Nervi!
In un grande terrazzo che non ti aspetti ritrovo un piccolo spazio capoverdiano con mostre di artigianato e di fotografie di Clara Ugricich e della coppia Martini, mentre già si prepara il sound check con Adao Ramos, Binù, Laurent, Digbeu Ondina Santos e Nays Monteiro e Nays Bento e tanti altri artisti capoverdiani di Genova... e poi tanti italiani, forse questa è la vera sorpresa considerando che a Roma le feste capoverdiani sono sempre molto più "chiuse"... e insieme si allestisce la festa e si preparano le bevande e si attrezzano i tavoli con le dolcezze e i piatti cpoverdiani e...27 giugno 2009
Eccola, bella con quel fascino quasi esotico e quelle curve immerse nell'acqua con grazia e piacere tanto che davanti a lei la sensazione non è di stare in Italia (questa penisola diventata così ruvida a causa dei suoi governanti spesso incapaci e arrivisti), ma in un altro mondo, nel mio mondo insulare che il mio cuore chiama Capo Verde. Eccola è lei quella "Zena" che non ti aspetti e che resti ad ammirare ad asszporare a chiederti "perchè quello scemo di Colombo l'ha lasciata per altri lidi?"
Io quel giorno del 27 giugno 2009 davanti a lei avrei voluto baciarla... così bella, che non me la ricordavo... E mi ha fatto un gran piacere vederla in forma.
Crisanto, Sì Crisanto ha voluto presentarcela a me e a Francesca e... l'ha fatto alla capoverdiana, con tutta la disponibilità, la morabeza che contraddistingue ogni capoverdiano... ci ha portato in giro tra le sue curve, su e giù per il litorale fino a Nervi...
Zena, Genova si estende in lungo... non può fare altrimenti, da una parte il mare... dall'altra le montagne... ma ritornerò a visitarla... ora, superato lo scoglio di Garibaldi, siamo nella Genova-Nervi!
Poi pizzicate le corde delle chitarre inizia la bella festa e mentre la musica invade il cielo la gente comincia ad arrivare in gran numero.
E la gente si diverte e si emoziona davanti alle belle poesie di Sergio Frusoni (poeta capoverdiano di origini liguri) lette e tradotte da suo figlio Fernando Frusoni nato a Capo Verde e poi ritornato tra le braccia di Zena. E si parla e si suona e Crisanto è un ottimo padrone di casa, e mi presenta a quella bella gente ed io con tanta emozione negli occhi presento "Il bacio della Sfinge" e quasi, davanti a quel mare, sono a Praia nel terrazzo de "O Poeta"... che sogno!
Oltre 250 persone... quasi oltre la mezzanotte... danzando, parlando mangiando cachupa e pasteis...
Ah Zena... ti devo rivedere... Già mi manchi!
(foto di Clara Ugricich)
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