GIKA
Ogni cultura è meticcia
- Identità, appartenenza e meticciato culturale.
- La critica alle definizioni rigide.
- La forza generatrice dell'energia e del racconto.
1. "Ogni cultura è meticcia"
Questo punto evidenzia il rifiuto di una cultura monolitica e statica. Saba Anglana, essendo un "intreccio vivente di storie, destini, umori" (come spesso viene definita per le sue radici tra Etiopia, Somalia e Italia), incarna il concetto che ogni cultura è intrinsecamente meticcia e contaminata.
- Meticciato: Non è solo un incrocio etnico o geografico, ma un mescolamento continuo di linguaggi, narrazioni e memorie.
- Rifiuto della "patente d'identità": L'artista non cerca una singola definizione, ma abbraccia la sua complessità, riconoscendo che nessuno può dare l'autorizzazione al proprio sé.
2. La "Libertà Culturale" e il Bisogno di "Appartenere"
SABA sottolinea che la vera libertà culturale non è l'assenza di legami, ma la scelta consapevole di appartenere.
- Libertà di scelta: "Libertà culturale c'è quando incardiamo gli altri... scegliamo di 'APPARTENERE'..." Implica un'azione attiva e non passiva. Scegliere a chi e a cosa appartenere è un atto di libertà che si compie includendo gli altri nella propria narrazione.
- Casa come tema, racconto e voce: Per Anglana, il senso di "casa" non è legato a un luogo fisico, ma a un luogo che si può ricostruire attraverso il racconto e la voce. La voce, intesa come strumento espressivo e narrativo (canto, recitazione, scrittura), diventa metaforicamente "uno strumento libero" che permette di costruire la propria appartenenza ovunque.
3. "Energie, scontro continuo tra i caos per questo scegliamo di 'APPARTENERE'..."
Questo è un punto cruciale che lega l'identità al concetto di energia generatrice e di conflitto.
- Caos e Scelta: L'esistenza è vista come un'esplosione, un'energia primordiale e uno "scontro continuo tra i caos" (le molteplici storie, radici, culture, lingue, conflitti ereditati).
- L'Appartenenza come Ancoraggio: In questo caos, la scelta di "APPARTENERE" (a storie, a comunità, a un racconto) è un bisogno psicologico e un modo per dare ordine e significato, non per annullare i conflitti, ma per gestirli e usarli come risorsa. I "nostri testi" (le nostre narrazioni personali) sono il fondamento su cui si costruisce questo senso di sé.
4. Critica alle "Definizioni"
In SABA ANGLANA abbio il rifiuto di etichette rigide, un tema ricorrente nell'opera di Saba Anglana (ad esempio nel romanzo La signora Meraviglia).
- "Gika è la linea che definisce la vita": L'uso del termine gika evidenzia il punto di inizio della vita umana a partire all'ombelico di ognuno di noi. Rafforza il concetto di "definizione", come appartenenti tutti allo stesso concetto di vita, alla stessa linea e mette in luce la sua avversione per le definizioni. Per lei, le definizioni sono "recinti" che limitano, mentre la sua attitudine, quella di Saba e di Gika, è quella di "travalicare i confini" e cercare continui attraversamenti.
- Sguardo senza preconcetti: La via alla libertà è, in sintesi, uno "sguardo senza preconcetti" che riconosce la complessità e la stratificazione dell'identità.
5. "LINEA — ALBA"
Gika è la linea... E la linea è spesso anche un confine, un limite (come quello che separa l'ALBA dal giorno). Anglana, come si evince dalle sue opere musicali e narrative, invita ad avere la forza di attraversare queste linee, queste paure, per raggiungere una dimensione di meticciato e comprensione reciproca.
Il concetto di Saba Anglana di Gika è un inno all'identità dinamica e complessa: un'identità che nasce dal caos e dal meticciato, si realizza nella libertà di scegliere a chi e a cosa appartenere, e rifiuta ogni rigida "patente" o "recinto" culturale.
La linea ti permette di avere uno sguardo diverso sul mondo perché offre una visione poliedrica del mondo stesso.


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