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12/09/09

Un po' di storia


Sono arrivato in Italia nel 1979.
Io non ci volevo venire. Stavo troppo bene nella mia terra: Capo Verde. Correre su quelle montagne di Santo Antao per me era il massimo che si potesse avere dalla vita.
Svegliarsi ogni giorno e ascoltare il canto degli uccelli mentre dall'alto dei monti i tuoi occhi scorrono lungo le loro pendici fino giù ad immergersi nell'oceano.
Poi arrivava la colazione spesso a base di "catchupa guisada" o frutta e latte appena munto.
Dopo la colazione noi bambini andavamo ad assumere le nostre responsabilità di gioco. Qualche volta cotruivamo case straordinarie in pietra e rami di cocco che resistevano giorni e giorni e mesi, e lì ci appostavamo per sorprendere le cornacchie che venivano a rubare le spighe di grano degli ampi campi di mio nonno... E rincorrevamo questi corvi armati di urla, fionde, pietruzze... quanto ci divertivamo, quanto ridevamo.
Il nostro compenso erano dei bei tocchi di canna da zucchero che gustavamo seduti in cima ad una rupe pensando alla meraviglia del creato che ci circondava.
E non parliamo, poi, delle escursioni che facevamo di nascosto sulle cime impervie dei monti, nei campi dei vicino per prendere qualche carota, nella cucina della nonna per qualche pezzo di dolce!
Dieci-docici bambini quasi tutti cugini che non facevano che divertirsi dalla mattina alla sera quando stanchi si sedevano intorno ad un fuoco o semplicemente sotto la luce della grande Luna per ascoltare i racconti di vita, di bruxias (streghe), folletti della notte, di terrore e di amore degli adulti e poi svegliarsi qualche volta nel cuore della notte per assistere alla preparazione di qualche festa da parte degli adulti che sempre uccidevano gli animali domestici la notte per non impressionare noi "piccolini", o forse per il fresco della notte!
NO, io non volevo proprio venirci in Italia ma...
Ero piccolo e non potevo decidere, così un giorno mi sono ritrovato in Italia.
Che fatica rinunciare a tutte le mie certezze.
Migrare, specie a quell'età è difficile, perdi tutto: dagli amici ai giochi, dai sogni alla personalità che ti stai costruendo.
Improvvisamente non sei più nessuno.
Per migrare occore coraggio, un atto di coraggio non indifferente. Si dovrebbe assegnare un "premio Nobel per la Pace", anche simbolico, alla migrazione.
Io ho perso tutto... ma piano piano mi sono ricostruito ed ho iniziato dalla musica! Anzi la musica mi ha riportato dentro il sogno, cantando a squarciagola con gli amici che nel frattempo mi ero fatto e dopo un anno sono ritornato nel mondo, sono rinato grazie a queste tre canzoni che fanno la storia della mia vita perchè sono le tre canzoni italiane che ho cantato per prima, sono le tre canzoni che dopo 29 anni risuonano ancora nella mia testa e mi portano sul confine tra Capo Verde e Italia; sono tre canzoni che difficilmente dimenticherò; sono tre Musa: "Bella Ciao" canto partigiano, "Tu sei l'unica donna per me" di Alan Sorrenti, "Alla Fiera dell'Est" di Angelo Branduardi...
Quell'estate nella colonia estiva di Giulianova, 1980, sono rinato un po' italiano.

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE
J. Canifa Alves, l'On.le M. Monteiro, l'On.le Frias, l'On.le Sousa, rappresentante Caritas F. Pittau

Un libro può salvare la vita

  • edgar allan poe - racconti
  • Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di solitudine
  • Isabel Allende - il piano infinito
  • Luis Romano - famintos
  • Michael Ende - la storia infinita

MONDO MIGRANTE

Los Angeles – Charlize Theron è diventata cittadina americana. Ad annunciarlo la stessa attrice durante il David Letterman Show: “ho sempre desiderato essere cittadina americana, ma loro non volevano accettarmi… Ho dovuto studiare. Inoltre era difficile non pensare a qualche trucco all’esame, come quando a me, di madrelingua inglese e sudafricana, è stato dato un foglio e mi è stato chiesto di scrivere correttamente la frase: è una giornata di sole”.

Un premio Oscar all’ umorismo americano… ma si diamo loro anche un “Tapiro d’oro”.

Le rivoluzioni non necessariamente rappresentano delle soluzioni... sicuramente ti danno linfa vitale!

RAIZ-LONGE

RAIZ-LONGE
dietro: Benny Hopffer Almada, Giovanni Mone, Alfredo Pierantozzi; al centro: Marta Poretti, Viviana Alves, Jorge Canifa Alves, Cateline Hopffer Almada, Lorena Salvatori, Walter do Rosario; in basso: Hamdi Dahir, Linda Evora, Aderico Brito.