Festival Caboverdiano
dos Livros das naç ões africanas de expressão Português
Biblioteche, libri africani in portoghese
La festa per la comunità capoverdiana
(da paesesera.it)
Divertimento, istruzione, ambizione. Ma anche, o forse soprattutto, qualità della vita. Sono diverse le motivazioni che ci spingono a mettere piede in una biblioteca. Quella struttura che, da vera e propria icona metropolitana, condivide (o dovrebbe condividere), in ogni città che si rispetti, l’arduo compito di essere uno dei laboratori più vitali di una comunità. E le Biblioteche di Roma – Servizio intercultura, non si lasciano sfuggire l’occasione di alzare i calici e brindare all’inaugurazione della prima sezione di libri di letteratura africana in lingua portoghese di cui si è dotata, per arricchire il patrimonio culturale a disposizione dell’utente capitolino.
LA FESTA - E lo fa con una festa (venerdì 30 ore 17.30 alla Biblioteca Vaccheria Nardi di via Grotta di Gregna, 27) dedicata alla comunità capoverdiana, una delle comunità migranti più antiche della Capitale. “Abbiamo scelto questa biblioteca – ha detto Gabriella Sanna, responsabile del Servizio Intercultura delle Biblioteche di Roma - perché è una delle più belle del nostro sistema bibliotecario. E la festa è dedicata a questa gloriosa comunità di migranti, arrivata quasi per prima in Italia dagli inizi degli anni Settanta” . E che – stando all’Osservatorio romano sulle migrazioni - conta oggi nel Belpaese 4.624 residenti e nella Capitale 1.930, ma decisamente consistente è la presenza delle seconde generazioni, per la maggior parte naturalizzati italiani.
LO SCRITTORE - Le conclusioni dell’incontro saranno affidate allo scrittore Jorge Canifa Alves (“Racconti in altalena”, “Il Bacio della Sfinge”, “Claridade: la coscienza illuminata di Capo Verde”), classe ’72, che è nato nella città di Mindelo ma che si è trasferito in Italia da piccolissimo. Esempio brillante di “riscoperta” delle proprie origini, e della loro ricchezza. “Roma – ha detto lo scrittore a Paese Sera - è una città che accoglie diverse realtà culturali e poter reperire libri in lingua originale è senza dubbio uno stimolo per i giovani che possono più facilmente riappropriarsi della loro cultura di provenienza. In particolare, la “lista dei libri” di questo progetto è stata pensata insieme ad alcuni docenti universitari della Sapienza e di Roma Tre per andare incontro anche alle esigenze degli studenti”. Vero è che la comunità di Capo Verde “nella Capitale è in realtà piuttosto integrata”. A livello culturale, infatti, la situazione è vivace, con eventi vari quasi ogni settimana. “Venerdì però – tiene a sottolineare Canifa - un evento speciale, perché allargato anche a tutti gli italiani che vorranno parteciparvi”. “Le biblioteche – conclude lo scrittore – non devono essere soltanto meri spazi di archiviazione e consultazione di libri, ma strutture quanto più vive, che favoriscono l’incontro e lo scambio. E, visto che l’integrazione nel senso più pieno del termine passa per una reciproca conoscenza, il nostro prossimo obiettivo sarà portare i libri di lingua italiana nelle biblioteche di Capo Verde”.
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