regia di Anna Fresu
tratto da testi di Jorge Canifa Alves e Cristina Ali Farah.
La storia vuol raccontare il mondo della migrazione. La guerra in Somalia costringe una giovane donna ad abbandonare tutto, compreso il suo uomo per salvare non la sua pelle ma quella di suo figlio appena nato... un elicottero si alza il volo, sale l'urlo dei guerriglieri mentre, sopra le teste di tutti sventola il drappo rosso del dramma che quotidianamente si vive in un paese in guerra... Dall'altra parte del continente, a Capo Verde, in un epoca differente (anni '40), la fame mette in ginocchio l'intera popolazione. Due sono le possibili fughe: la morte per fame e problemi ad essa legati, o l'emigrazione... Tra storie di arrivi e partenze si inserisce la magia della notte, delle streghe ma ci prepara anche alla speranza... la speranza del ritorno... Un figlio emigrato ritorna a casa e allora riesplode la gioia e tutti i problemi sembrano svanire... Queste due storie africane si legano strettamente alla storia della migrazione italiana di fine secolo quando le valigie rattoppate o di cartone erano quelle degli italiani in navigazione verso altri lidi... quando: "quando eravamo noi, gli africani, gli albanesi" sorride Anna Fresu che di migrazione ne può ben parlare avendo vissuto molti anni nella sua vita in terra straniera. Tra giochi di luci e ombre il migrante italiano di inizio '900 passa la sua valigia, il suo bagaglio al nuovo migrante africano.
tratto da testi di Jorge Canifa Alves e Cristina Ali Farah.
La storia vuol raccontare il mondo della migrazione. La guerra in Somalia costringe una giovane donna ad abbandonare tutto, compreso il suo uomo per salvare non la sua pelle ma quella di suo figlio appena nato... un elicottero si alza il volo, sale l'urlo dei guerriglieri mentre, sopra le teste di tutti sventola il drappo rosso del dramma che quotidianamente si vive in un paese in guerra... Dall'altra parte del continente, a Capo Verde, in un epoca differente (anni '40), la fame mette in ginocchio l'intera popolazione. Due sono le possibili fughe: la morte per fame e problemi ad essa legati, o l'emigrazione... Tra storie di arrivi e partenze si inserisce la magia della notte, delle streghe ma ci prepara anche alla speranza... la speranza del ritorno... Un figlio emigrato ritorna a casa e allora riesplode la gioia e tutti i problemi sembrano svanire... Queste due storie africane si legano strettamente alla storia della migrazione italiana di fine secolo quando le valigie rattoppate o di cartone erano quelle degli italiani in navigazione verso altri lidi... quando: "quando eravamo noi, gli africani, gli albanesi" sorride Anna Fresu che di migrazione ne può ben parlare avendo vissuto molti anni nella sua vita in terra straniera. Tra giochi di luci e ombre il migrante italiano di inizio '900 passa la sua valigia, il suo bagaglio al nuovo migrante africano.
Lo spettacolo teatrale, promosso dal Gruppo Scritti d'Africa, è stato portato in scena dal gruppo il "Cerchio dell'Incontro", è andato in scena nel gennaio 2001 al teatro Due Macelli, Roma; mentre nl giugno dello stesso anno ha avuto reppliche nel teatro Pro-Busto di Busto Arsizio.
1 commento:
Obrigada pela tua visita ao meu blog.
Também gostei muito do teu e vejo que tens um percurso de vida muito interessante e estimulante. Parabéns!
Sou fã de Cabo Verde e de muitos aspectos da sua cultura, como pudeste ver em alguns dos meus posts.
Espero que compreendas português - acho que sim! -, senão: I liked your blog too!!
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