“Kronos ‘90” è una selezione di poesie scritte, la maggior parte, negli anni ’90. Comprende tre quadri di tre colori differenti: il bianco, il grigio e il nero. Questo trittico è composto da quattro temi: una selezione de “Le Nuvole”; da “L’Onda” e “Le Tentazioni” ed, infine, da “VersAFRICAndo”.
“Le Nuvole” nascono nell’adolescenza tirate su dal solo desiderio di liberare la mia anima poetica. Esse sanno molto di classicismo greco, latino, di neoclassicismo, di romanticismo, e di quant’altro poteva offrirmi la mia cultura classica; la mia anima “bianca”... rappresentano la ricerca di qualcosa di indefinito, forse anche, imitazione. Esse sono la leggerezza dell’anima rivestita di pizzi e merletti. Belle a vedersi, da sentire ma… fredde, come il marmo… senza la mia anima tropicale, dove ogni giorno si tiene una festa piena di allegria, colori, sapori, musica… Ecco mi stavo trasformando in un Leopardi, senza macchie africane!
Un giorno andai a trovare la mia amica scrittrice Cristina Ali Farah, parlammo di tutto: letteratura, cinema, Giuliano, università, la guerra in Somalia e… anche di suo figlio, Arun, che all’epoca aveva nove anni! E fu lui a colpirmi con un suo concetto semplice, come lo sono i concetti dei bambini, e profondo come il pensiero di un vecchio saggio: “Io sono il principe dei Grigi!” Cosa voleva dire in quei suoi nove anni? Che era uno baciato dalla sfortuna? No, lui non era bianco come i suoi compagni di scuola, ma non era neppure nero come gli africani che vedeva in strada. Lui era entrambi i colori che uniti davano il “Grigio”, e poiché li aveva tutti e due poteva essere entrambi contemporaneamente. Essere “grigio” era una fortuna… da quell’incontro la mia testa avrebbe iniziato a pensare in “Grigio”… rotti gli argini del classicismo mi ritrovai a sperimentare la via del libero verso mentale. Cominciavo ad entrare nel mio continente di nascita, con una nuova idea ritrovare l’Africa senza abbandonare l’Europa. Una bella “tentazione” non c’è che dire! E cavalcai “l’onda” del dualismo tipico del “figlio” della migrazione, della seconda generazione: “cosa sono? Né carne, né pesce o entrambi?”…
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