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10/01/10

Ma quale integrazione?

Premesso che l'Italia non è più quell'ELDORADO degli anni '80-'90 a causa dei tanti suoi mali dai quali non riesce o non vuole uscire: dalle varie mafie ai vari governi che hanno tolto lo spazio vitale a giovani e donne retrocedendoli a qualcosa di vergognoso per qualsiasi altro paese europeo, dove una donna guadagna molto meno di un uomo e non ha le sue stesse possibilità di fare carriera a meno che non sia una escort avvenente o una velina, e dove i giovani non possono pensare ad una famiglia tagliati fuori, come sono, dal mondo del lavoro e dei finanziamenti per pagarsi anche solo un mutuo. Premesso questo resta la triste constatazione che l'Italia stessa stia scivolando verso il "terzomondismo" sociale e culturale dove la gente non solo non arriva a fine mese, dove non solo non c'è più cultura, dove la televisione e mass-media non fanno più informazione e soprattutto dove si è venuto a creare una voragine di mancanza di umanitas che ha generato mostri come razzismo ed intolleranza (con il tacito consenso di tutti!!! tutti siamo responsabili di queste Echidne!!!). In questo quadro desolato, e impensabile per un paese ricco di storia e tradizioni culturali come l'Italia, si inseriscono gli immigrati!!! "Inseriscono"... Parola che sa tanto di presa in giro in questo paese quando si parla di integrazione.
Gli italiani ( e quando parlo di "italiani" parlo dei politicanti dell'Italia e della loro assurda burocrazia) non vogliono gli immigrati... Costruiscono tanti muri di Berlino (sarebbe meglio dire lager e si vedano i CPT a Lampedusa) per tenere separati questi "clandestini" (tutti sono clandestini) dalla popolazione residente sul territorio da almeno sette generazioni! Questi muri, sono silenziosi, costruiti con l'aiuto dei Media che fanno leva (sempre) sulla stupidità della gente comune che pigra non cerca di andare oltre le parole più ovvie e spesso no-sens dei Media stessi.
In questo clima l'immigrato fa davvero molta fatica ad entrare nel "giocattolo" Italia, ad integrarsi in questa società che li ha già schiacciati prima che questi possano dire la loro. Sono schiacciati dai Media e indirettamente dalla popolazione passiva, prima, attiva e burocratica poi:
  • il percorso per ottenere la cittadinanza non solo è lungo, ma contorto ed esoso in termini di tempo, denaro ed energie
  • i figli nati qui non hanno gli stessi diritti dei loro coetanei nati nello stesso ospedale, lo stesso giorno e arrivano vivono i primi 18 anni nella condizione di "apolidi-atipici" (perchè sono cittadini del paese d'origine dei genitori ma rifiutano questa appartenenza, credono di essere italiani ma l'Italia non li considera tali) e se malauguratamente a nell'età non riescono a iscriversi ad una scuola e/o università, e non riescono a trovare lavoro diventano (per colpa dello Stato) "clandestini" con il rischio di essere espulsi, riinviati in quella che sì è la patria dei loro genitori ma, attenzione, non la loro!
  • il permesso di soggiorno, l'ottenerlo è diventato una barzelletta. Innanzi tutto si chiede all'immigrato di pagare 200 euro (somma esagerata per un immigrato che non possiede niente, come chiedere 2 milioni di euro a qualche "Paperone" italiano per lasciare ormeggiato il panfilo a Fregene!, o ad un comune cittadino di pagare 10 mila euro per respirare), poi come se non bastasse l'immigraro viene schedato come il peggiore dei criminali con tanto di foto segnaletica ed improtte digitali e riienviato a casa senza permesso di soggiorno che otterrà (se sarà dimostrato che ha un reddito, spesso più alto di un italiano, e una dimora fissa) tra i dodici e i diciotto mesi dopo, quando cioè è già scaduto e deve riiniziare la stessa procedura. Capita che per avere un lavoro ti chiedono il permesso di soggiorno, per un contratto d'affitto ti chiedono il permesso di soggiorno e... al povero immigrato non resta che andare a dormire sotto i ponti perchè tanto non può neppure uscire dall'Italia senza permesso di soggiorno... sequestrato contro il suo volere in questo burocratico paese che non riesce a ragionare, alle volte.
  • Sapevate che si può diventare "irregolari" per aver perso il posto di lavoro? Basta stare senza lavoro per poco tempo e invece di preoccuparsi di iscriversi a liste di collocamente, questi immigrati (tutti delinquenti, tutti spacciatori, tutti assassini) devono preoccuparsi di trovare immediatamente un altro lavoro pena essere condannati ed espulsi.
  • In più non hanno diritto di parola nella vita politica... nessun diritto di esprimere le proprie preferenze... Ci vorrebbe anche qui un Abramo Lincoln per abbolire la schiavitù.

E pensare che c'è chi considera la concessione del voto amministrativo di Fini cosa blasfema.
Io penso che se questi muri fossero costruiti intorno agli italiani il 70% di questi sarebbe "irregolare".

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Un premio Oscar all’ umorismo americano… ma si diamo loro anche un “Tapiro d’oro”.

Le rivoluzioni non necessariamente rappresentano delle soluzioni... sicuramente ti danno linfa vitale!

RAIZ-LONGE

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